Cassino, Carlo e Alessio ci fanno “rinnamorare” della vecchia Cassino

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Due amici, Carlo e Alessio. Venti anni il primo, ventidue il secondo. Una passione condivisa, quella per la storia, in particolare la storia locale. Sono due giovanotti che in questi giorni stanno riportando alla luce le rovine della vecchia Cassino.

“Ho sempre avuto interesse per la storia – racconta Carlo – ma non è stata mai una fissazione, o una passione eccessiva. Qualche anno fa alcuni amici in comune mi hanno presentato Alessio. Era un momento storico particolare, la fine della pandemia. Si usciva dal lockdown. Abbiamo iniziato a passeggiare ai piedi di Montecassino. Alessio è molto più “esperto”, essendo un membro dell’associazione Red Poppy. E giorno dopo giorno abbiamo iniziato a riscoprire piccoli pezzi della storia del territorio. Fin da quando ero piccolo mi hanno raccontato della vecchia Cassino e, da quello che avevo ascoltato, ho sempre pensato che non esistesse più niente. Che la guerra avesse cancellato tutto. Ma non è così. C’è molto che riaffiora e tanto altro sotto pochi metri di terra. Un immane tesoro storico della nostra comunità. E’ lì, deve solo essere riportato alla luce”.

Un grandissimo entusiasmo, una passione e una tenacia tipica dei ventenni, ma che ha saputo, con qualche post, emozionare anche i cassinati più anziani. E ora tutti a parlare della Cassino che fu, di quella parte che ancora vive sotto qualche metro di terra.

Due studenti, Carlo di Scienze Politiche e Alessio di Giurisprudenza, due ragazzi pieni di passione e di entusiasmo, l’amore per la natura, per la storia, per le radici della loro città. Con qualche post non hanno fatto altro che mostrare qualcosa che tutti, in molti sapevano, ma che era rimasto chiuso in un “cassetto” della memoria. Oggi tutti tornano a parlare della vecchia Cassino, a parlare di progetti, di valorizzazione. Ma dobbiamo riconoscere a due ragazzi, due ventenni, di aver riportato alla luce molto più che un pezzo di scala, di aver dato nuova linfa a una consapevolezza civica. Sotto metri di terra, sotto anni di chiacchiere, si nasconde il cuore di Cassino e, come nelle fiabe, sono stati due ragazzi a farci riascoltare quel battito.

Per chiunque voglia dare loro una mano, sono ben disposti ad accettare compagnia. Che riescano o meno nel loro intento, hanno fatto molto di più che pulire “qualche pietra”. Ci hanno “spolverato” le coscienze.

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