Non è un dato provato. Non v’è certezza dei fatti. Ma, storia o leggenda che sia, si dice che per impressionare Hitler durante l’arcinota parata militare di via dell’Impero (Oggi via dei Fori Imperiali) a Roma del 3 maggio 1938, Mussolini fece fare più giri agli stessi aerei. Ad esempio se aveva 50 aerei, fatti sfilare per 3 volte a giro potevano sembrare 150. Così “i combattenti”, pardon comunicatori, al servizio della propaganda sindacale, di carta, di web e di strada sono intenti a precisare che la grande corazzata del primo cittadino per le elezioni del prossimo giugno sia già composta da cinque o sei liste. Una campagna di comunicazione efficace? Diremmo a tratti sfacciata, roba da far impallidire uno come Joseph Goebbels, ministro della propaganda del terzo Reich, presente in prima persona ai fatti verificatesi nella Capitale e descritti pocanzi.
Magari Enzino arriverà anche a 9, 10, 20 liste a suo sostegno alle prossime consultazione elettorali, ma i rumors e le voci di Palazzo dicono che la situazione non sia poi così rosea. Ammesso e non concesso che anche gli avversari sono, ancora e chissà per quanto veramente a “carissimo amico”. O almeno questo vogliono far credere.
L’aria fritta
In sostanza le liste in via di definizione (mancano i riempimenti, come si suol dire) per Salera sono soltanto 2: “Salera Sindaco”, in cui troveranno spazio alcuni consiglieri uscenti e qualche new entry. E poi, quella della compagine che farebbe riferimento all’imprenditore Francesco Mosillo.
Il resto al momento è tutta aria fritta. O propaganda “muscolare”. Voci ben informate ci dicono che la lista che vede impegnati nell’organizzazione due assessori è ferma a quota 5 candidati(devono essere minimo 16 e non più di 24 come recita la normativa vigente), mentre un altro membro dell’esecutivo saleriano, da qualche tempo separato in casa, è fermo a quota 9 “inquilini”. Poi ci sono le potenziali liste che dovrebbero fare capo alla “divina” Barbara Di Rollo e a Sarah Grieco che si stanno contendendo il simbolo del Pd (non proprio una mandrakata) e al sempre più “silenzioso” Luca Fardelli. Del quale però, al momento, non è arrivata nessuna adesione ufficiosa o ufficiale al progetto dell’attuale primo cittadino.
Tra doppioni e spazi vuoti
E come da bambini con le figurine alla mano si sentiva sovente ripetere “Ce l’ho, ce l’ho, mi manca”, così tra corridoi, dietro porte chiuse, tra cene, cenette e tappe al bar, la politica della città martire gioca a riempire gli album di figurine. Ma sia in casa Salera che in casa… (non si sa quale casa), sembrano esserci un po’ troppi spazi vuoti e qualche doppione di troppo. Ma che poi siamo sicuri che tutti stiano riempiendo l’album dello stesso personaggio? O forse ognuno ha il suo tema preferito e se ne va per la sua strada? E mentre le ricreazioni continuano al suono del ce l’ho, ce l’ho, mi manca, candidati e presunti tali continuano a “contarsi” in un perenne gioco dei quattro cantoni. Qualcuno inevitabilmente resterà senza sedia e con la scopa in mano.
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