Ancora una volta il dissesto finanziario salva Salera ma non l’ex Onmi, che sarà abbattuto. Chi salverà allora il comitato “Salviamo l’Onmi” di noti sostenitori di questa amministrazione? Non è dato saperlo.
Ma andiamo con ordine.
È il lontano 2013 quando la corte dei Conti bacchetta l’allora assessore al bilancio Enzo Salera sui rendiconti del 2011 e del 2012.
L’attuale sindaco opta per il piano di riequilibrio, che prevede anche la vendita di beni comunali. Ed il buon Enzino pensa bene di inserire nell’elenco proprio l’ex Onmi per un valore di €.1.800.000.
Il Dissesto salva ancora Salera
In tutti i bilanci che seguirono sia l’amministrazione Petrarcone che quella D’Alessandro non poterono togliere dal piano delle alienazioni l’ex Onmi perché per far quadrare i conti bisognava inserire in bilancio l’eventuale cifra incassabile dalla vendita.
Ma la dichiarazione di dissesto del 2018 ha sostanzialmente azzerato la situazione finanziaria del comune, consentendo all’attuale amministrazione di poter rivedere l’intero piano di alienazione.
Nel 2018 nacque l’ormai famoso comitato “Salviamo l’Onmi” di cui facevano parte e fanno tuttora parte sostenitori di questa amministrazione, ed anche qualche amministratore attuale.
L’idea era quella di impedire l’alienazione in quanto l’ex sindaco D’Alessandro voleva utilizzare i soldi provenienti dalla vendita dell’ex Onmi per il completo rifacimento di piazza Labriola e del Corso della Repubblica secondo il progetto dell’architetto Sacchetti.
Riqualificazione non abbattimento
Adesso la vita di quel fabbricato è giunta alla sua conclusione; sarà presto abbattuto per far posto ad un nuovo e moderno asilo nido. E ne siamo felici tutti. Però il comitato appena tre anni fa dichiarava: «ci sia il recupero del palazzo di Nicolosi e non il suo abbattimento. Vogliamo che questo ultimo baluardo della nostra storia torni a raccontare qualcosa». Il Sindaco Salera annunciava in pompa magna che aveva già avuto contatti con il ministero della Difesa polacco. Il quale si diceva che sarebbe stato intenzionato a realizzare, nell’edificio, il museo della guerra. Al lavoro il primo cittadino aveva messo il fido Grossi e l’architetto Bianche che diceva: «Ecco perché il recupero dell’edificio Onmi dobbiamo associarlo ad una destinazione di alto respiro internazionale. Almeno nei due piani superiori». Nel 30 marzo 2022 inoltre il Comitato cantava addirittura vittoria: «L’ex Onmi, uno degli ultimi palazzi storici della nostra città, non sarà ridotto a un cumulo di macerie ma avrà finalmente la dignità che merita. Un grazie sentito a Giacomo Bianchi e a Enzo Salera, con la sua amministrazione, per questa scelta affatto scontata».
Le domande
Scelta legittima quella di far spazio alla costruzione del nuovo asilo nido, ma la domanda direbbe un noto giornalista sorge spontanea: dove sono finiti gli attivisti del comitato salviamo l’ex Onmi? perché non insorgono? Quali sono le condizioni ormai cambiate che determinano il loro silenzio assordante?
Non è dato saperlo, almeno per ora! Forse per avere una risposta dobbiamo aspettare la costituzione delle liste a sostegno del buon Enzo Salera.
È sempre la stessa storia a pensar male si fa peccato ma….