È veramente difficile essere cittadino della città martire.
Per anni chi è nato “all’ombra dell’abbazia” ha avuto la convinzione di essere un eletto, uno fortunato. Nonostante da sempre palesi le difficoltà affrontate dai paesani, tutto sommato l’amore per Cassino mai è venuto meno.
Ma la realtà socioculturale, per chi ha vissuto sempre con fierezza la propria origine o chi si è lasciato adottare dalla nostra terra, è drammatica.
Nell’era del copia ed incolla è disarmante di quanto sia distante la realtà da ciò che gli attuali amministratori cercano di fare apparire.
La sofferenza
In città la sofferenza è palese, soprattutto perché è incredibile ricevere un contributo milionario e non avere 100 euro per aggiustare un’altalena.
Incredibile leggere di “grandi opere” e nello stesso tempo la mancanza di acqua o luce nel cimitero.
A dir poco impensabile vedere un pavimento di Gres e le voragini ed i marciapiedi del 90% della città.
Per non parlare della gestione del verde. Capitozzature, toilettatura selvaggia di radici e per non dimenticare l’abbattimento di alberature indiscriminato.
Fuori controllo
Una città “fuori controllo” ma anche “fuori legge” al cospetto di norme quali il nuovo codice della strada.
Ma sui social è tutto più bello, a Cassino i bambini si sciacquettano sulle “pisciarelle”, si rivendicano titoli italiani dopo aver dato diniego agli organizzatori dell’evento, si “rilanciano” post 2021 cambiando solo il nome dell’assessore.
Oggi si soffre a Cassino, di solito è l’afa tipica di questa stagione, ma a questo giro è l’aria fritta!