Verrà presentato domani, alle ore 17.00 nella Sala degli Abati del Palagio Badiale di Cassino, il libro “Lo statuto di s. Germano (odierna cassino) dell’abate Tommaso I – 1285/88 – Un modello di organizzazione urbana in pieno medio evo“, Edizione CDSC APS, scritto dal Prof. Emilio Pistilli.
Un volume di grande pregio e di grande valore culturale, la cui pubblicazione è stata realizzata con il contributo di Banca Popolare del Cassinate. Saranno presenti tre abati di Montecassino, l’attuale Dom Luca Fallica, dom Donato Ogliari e Dom Bernardo D’Onorio, oggi Arcivescovo emerito di Gaeta, storica guida della casa di San Benedetto.
Spiega Pistilli: «Ne avevo già fatto una pubblicazione nel primo numero di “Studi Cassinati” nel 2001; ma questa nuova edizione è ampiamente accresciuta (100 pagg. a col.) ed è destinata alla gente di Cassino perché abbia conoscenza di una pagina importante della propria storia passata. Nel documento l’abate di Montecassino dà un fulgido esempio di generosa magnanimità in tempi in cui regnava una sorta di dispotismo tra i signori dell’epoca. Quello dello statuto di San Germano fu uno strumento di oculata gestione del territorio e delle genti interessate: fu “segno di una civiltà dalle radici cristiane che volgeva verso un inarrestabile progresso sociale con l’uomo protagonista”, come si legge nella Prefazione. Molti degli articoli dello Statuto sono oggi di assoluta attualità. I Cassinati potranno esserne particolarmente fieri, e spero che questo mio lavoro serva proprio a questo».
Il volume è arricchito dalla presentazione di Dom Donato Ogliari, già Abate di Montecassino e oggi Abate di San Paolo Fuori Le Mura. Nel testo Dom Donato scrive: «Si tratta di norme che conservano intatta la loro attualità, soprattutto nell’epoca odierna in cui lo sfruttamento indiscriminato e selvaggio della natura ha portato ad una ritorsione di quest’ultima nei nostri confronti e al verificarsi di un palese squilibrio che va urgentemente risanato. Senza dubbio lo Statuto di S. Germano che – nella sintesi del Prof. Pistilli – racchiude un “regolamento di polizia municipale, urbana, rurale, annonaria e di mercato”, ci offre uno spaccato di vita medievale in cui il monachesimo benedettino, in quello stesso luogo in cui il suo Fondatore aveva redatto la sua Regola e nel quale aveva esalato il suo ultimo respiro, aveva già intriso del suo ethos la vita della società rurale del tempo».
«La Banca Popolare del Cassinate – dice il Presidente della BPC Vincenzo Formisano – ha sostenuto la pubblicazione di questo pregevole volume, dedicato ad un documento di straordinaria importanza storica, ovvero lo Statuto di San Germano, emanato tra il 1285 e il 1288 al tempo dell’Abate Tommaso I. Un documento che per quasi settecento anni è rimasto inedito e che è stato possibile conoscere grazie al lavoro di Emilio Pistilli e del Centro Documentazione Studi Cassinati. Oggi, questo documento viene pubblicato e studiato in maniera approfondita in questo volume, che consente di illuminare non semplicemente un periodo storico, ma un’intera società, un modo di vivere e di sentire, un’organizzazione comunitaria. Al tempo stesso, questo documento ci testimonia ancora una volta lo straordinario ruolo ricoperto da Montecassino e dagli abati che, nel tempo, l’hanno guidata: la nostra amata Abazia è stata un punto di riferimento non solo dal punto di vista religioso e spirituale, ma anche dal punto di vista sociale, economico, culturale.
Quando si guarda alla storia di questo territorio e alla storia di Montecassino, ciò che stupisce è che, pur nell’evolversi dei tempi, dei costumi, delle abitudini, la Regola benedettina e tanti elementi della storia monastica sono di straordinaria attualità, tanto da ispirare studi di organizzazione aziendale e del lavoro. Guardare al sereno e sano equilibrio del monastero benedettino, in cui l’operosità va di pari passo con la cura dello spirito e la produttività si coniuga con il rispetto dell’ambiente, può essere fonte di grande ispirazione. Proprio come accadde settecento anni orsono, quando lo Statuto San Germano tradusse in norme di vita e norme sociali concrete e dettagliate quei principi che ispirarono la Regola di San Benedetto. Ad Emilio Pistilli, il merito di aver ridato vita ad un documento prezioso, intuendone e mostrandocene il grande valore storico e sociale. La Banca Popolare del Cassinate è ben lieta, dunque, di aver potuto contribuire alla realizzazione di questo volume, che, ne sono certo, arricchirà i lettori di una consapevolezza nuova e saprà dare nuova luce alla storia del nostro territorio, patrimonio prezioso che dobbiamo sempre custodire con attenzione, rispetto e gratitudine nei confronti di chi ci ha preceduto e di chi, oggi, ci fa conoscere più da vicino la nostra storia».
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