Da ieri il cantiere lungo il corso della Repubblica è stato allargato. Nuovi lavori, altra ditta e le transenne sono state portate più in là di qualche metro. Sia sui marciapiedi del corso, sia nell’area antistante, quindi all’incrocio con via Marconi. Addio a panchine e sedute, almeno per ora (chiariamo altrimenti poi arrivano i difensori della patria a “urlare” che ci saranno grandiose panchine di marmo pregiato alla fine dei lavori). Chiusa anche l’area che si trova davanti al centro anziani che ha dovuto “rinunciare” alle panchine utilizzate dai nonnini per fare due chiacchiere. Ma bando alle ciance. I lavori procedono.
Polemiche e assenze
Così come procedono le polemiche e la città è sempre più divisa. Una sola certezza: nessun amministratore, tantomeno il sindaco, si è fatto vedere in questi giorni. Non una passeggiata, non un giro, non una parola con chi in quella zona ci vive e ci lavora. Totale indifferenza. Vabbè, ma non è che era obbligatorio il passaggio, certo sarebbe stato cortese o quantomeno carino nei confronti dei cittadini che si rappresentano.
Le difficoltà dei commercianti
Oltre alle numerose foto che hanno mostrato l’area praticamente deserta per buona parte delle ore e durante tutti i giorni (ah ma certo a quell’ora si lavora, a quell’ora si fa la spesa al centro commerciale, il corso era utilizzato solo per fare il passaggio “coatto” in auto), le attività commerciali hanno iniziato a fare la quadra. I marchi in franchising hanno provveduto – o lo stanno programmando – a cambiare contratti ai dipendenti, part time al posto di full time. Alcuni si sono dati un termine temporale per controllare incassi ed eventuali perdite e o conferme. Alcuni lasceranno il posto ad attività di ristorazione, locali e bar. Questa è l’evoluzione “fisiologica” del centro dove però insistono anche attività storiche con esperienza ultradecennale. Questo è il famoso indotto di cui spesso si è parlato, persone che pagano tasse, impiegati che hanno lavoro e contratti e famiglie a casa. E che ora vedono nuvole all’orizzonte e certezze sgretolarsi.
Persone a spasso nel weekend, come sempre
Il fine settimana, ovviamente, aumentano le presenze, in particolare davanti ai bar e ai locali. Ma non è una novità. Domenica polemiche per la presenza di un mezzo della società che gestisce il servizio di raccolta differenziata. Il mezzo era stato lasciato in sosta a pochi metri dai locali, in pieno pomeriggio. Sono diverse le foto che sono state postate sui social e girate nelle chat.
Un muro di silenzio
Potrebbero esserci delle soluzioni? Una soluzione c’è sempre, l’apertura, un confronto, un ascolto tra le parti che, al momento, sembra essere del tutto assente. Qualcuno ancora ci spera. Altri – che non vivono, lavorano o pagano tasse per attività commerciali nell’area – esultano per la futura area dove potranno “finalmente vivere in pieno la città”. Ma solo con tempi ed esigenze totalmente personali e soggettive – come è giusto che sia. Insomma saranno anche solo 250 metri di strada, ma bastano a creare disagi e polemiche tra oltre 40.000 persone. I conti non tornano? Allora andrebbero rifatti.
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