Sempre più acceso il dibattito sulla pedonalizzazione del centro. Ad intervenire è l’associazione Bene Comune per Cassino che affronta la questione sotto diversi punti di vista. Dall’associazione riceviamo e pubblichiamo una attenta analisi.
“Adoperarsi per rendere più vivibile ed accogliente la nostra città va oltre le ideologie e l’appartenenza ad un qualsivoglia partito e crediamo che sia evidente a tutti la necessità di una riqualificazione del nostro centro città.
È compito dell’amministrazione migliorare e rendere maggiormente vivibile una città e, al contempo, trasmettere ai cittadini un senso civico che li porti a rispettare e ad avere cura del bene comune. Affinché non si entri in quel vortice di degrado e trascuratezza che oggi caratterizza la nostra città. Il Centro non può essere soltanto la sede della vita mondana che si svolge durante le ore serali e notturne dei giorni festivi e prefestivi. Ma c’è bisogno che vengano create condizioni tali per cui tutti, sia i residenti, che visitatori, possano godere di una città più vivibile ed accogliente, usufruendo nel migliore dei modi ed in maniera più agevole possibile dei vari servizi e locali commerciali che la stessa ha da offrire.
Concepire e creare una zona pedonale permanente, ovvero ciò che in molte città italiane esiste da tempo, è cosa tutt’altro che semplice e di facile applicazione. Quello che sta accadendo nella nostra città martire e martorizzata rende scontato ogni commento in merito alle difficoltà palesi che gli attuali amministratori stanno vivendo sulla loro pelle. Ma andiamo per ordine.
La condivisione
Ciò che è mancato sin dall’inizio è la condivisione con i cittadini di questo progetto. Non sono mai state interessate le diverse commissioni che il nostro Comune ha a disposizione, né tantomeno sono state fatte opportune conferenze di servizi. Il progetto, che gira nei cassetti del municipio da circa 10 anni, non ha fatto altro che far passare il messaggio di essere imposto alla popolazione “costi quel che costi”. Tale mancanza è sfociata, in questi giorni, in forti proteste.
La logistica
Vietare, in una parte della città, il transito automobilistico quotidiano è di una grande responsabilità. Un’ iniziativa del genere, che coinvolge sia i cittadini che tutti i commercianti, non può che non tenerne conto e garantire loro, in particolare agli ultimi, benefici maggiori: creare una zona pedonale nella quale poter passeggiare tranquillamente e fruire dei vari locali e negozi presenti è come creare un centro commerciale “naturale”.
Nel 2014, quando l’allora Amministrazione Cittadina con il Sindaco Petrarcone intraprese la fase di studio e pianificazione del PUT, si tracciò quella che sarebbe stata la giusta via da percorrere che avrebbe aperto le porte ad una eventuale pedonalizzazione del centro urbano. Già in quel caso, l’Associazione Bene comune per Cassino appoggiò tale prospettiva.
Nel dettaglio
Il Nuovo codice della strada, all’art. 36, fa obbligo dell’adozione del Piano urbano di traffico (PUT) ai comuni con popolazione residente superiore a trentamila abitanti (comma 1) ovvero comunque interessati da rilevanti problematiche di congestione stradale (comma 2).
Pertanto, predisporre ed attuare il Piano Urbano del Traffico (PUT), oltre che obbligo di legge, per noi è inteso come un insieme di interventi coordinati per il miglioramento delle condizioni della circolazione stradale nell’area urbana, dei pedoni, dei mezzi pubblici e dei veicoli privati. Realizzabili nel breve periodo, arco temporale biennale, e nell’ipotesi di dotazioni di infrastrutture e mezzi di trasporto sostanzialmente invariate. In tale ottica, il PUT dovrebbe essere finalizzato ad ottenere:
- il miglioramento delle condizioni di circolazione;
- il miglioramento della sicurezza stradale;
- la riduzione dell’inquinamento atmosferico ed acustico;
- il contenimento dei consumi energetici;
- il rispetto dei valori ambientali.
È in questo contesto tecnico che sarebbe dovuto nascere il progetto che oggi è motivo di scontro tra i cassinati. Evidenti ed espliciti sono stati i commenti espressi sui vari social media, delle vere e proprie arringhe, spesso anche oltre le righe, nei confronti di quella che si sta dimostrando una scelta che sta rischiando di mettere in cattiva luce quel che è il fine nobile di un progetto di questo tipo. Quello che è chiaro è che i cittadini di Cassino, compresi molti commercianti, sono a favore del concetto di un centro pedonale ma in pochi condividono questo progetto, ovvero ciò che di fatto è stato imposto dagli attuali amministratori.
Per essere chiari e concisi l’Associazione BENE COMUNE PER CASSINO è favorevole ad una pedonalizzazione della zona Centrale della Città.
Enormi, invece, sono i dubbi relativi alla gestione di tutto il progetto, soprattutto in fase preliminare ma anche sotto l’aspetto della tempistica e della fattibilità, in quanto la città è ancora sprovvista di un Piano Urbano del Traffico che regolamenti una nuova e più fluida disciplina del traffico. Altri dubbi derivano anche dal progetto tecnico stesso, che dai render pubblicizzati, risulta essere null’altro che l’ennesima cementificazione del centro.
L’impatto ambientale
Nell’era del surriscaldamento globale è impossibile che si sposi un progetto del genere. L’associazione si dissocia da qualsiasi accostamento di tale progetto a paventati miglioramenti in termini di gestione delle polveri sottili. Anche in considerazione del fatto che , per parcheggiare ed entrare in centro sono aumentati i tempi di permanenza sulle strade periferiche. Il tutto aggravato da altre scelte infauste dell’attuale amministrazione come il “mercato in strada” e la prematura riattivazione delle sistema di gestione dei parcheggi ( non certo una priorità).
Una posizione ben chiara
L’associazione è contraria alla decisione di chiudere il Corso della Repubblica, in quanto di sicuro sta causando e causerà uno stravolgimento dell’intera viabilità della città essendo tale strada il vero ed unico collegamento “centrale” fra il nord ed il sud cittadino.
L’associazione ribadisce l’importanza che la realizzazione di tale progetto avvenga in maniera graduale e che è più logico realizzare l’Isola Pedonale dopo l’approvazione e attuazione del nuovo pano del traffico (Appunto il PUT) in modo da individuare anche altre soluzioni idonee ad accogliere il flusso dei veicoli diretti a Sud della Città.
L’associazione spera e confida nel buon senso degli amministratori, affinché la nostra città non sia e non rimanga una colata di cemento ad appannaggio esclusivo dei bar, ma che Cassino torni ad essere virtuosa anche nel commercio, nonché un punto di riferimento per il basso Lazio tenuto conto che per anni, la nostra città ha ambito anche a diventare una provincia a sé stante.
L’associazione è fiduciosa che tutto ciò si realizzi nel migliore dei modi e sarebbe un immenso piacere rivedere suonare il musicista Peter nella Nostra Città”.
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