Domani, nel pomeriggio ospiteremo nel Palazzo della cultura un EVENTO CULTURALE AD ALTA SENSIBILITÀ.
Grazie alla dottoressa Cleopatra Iafrate, Psicologa clinico, psicoterapeuta e specializzata in neuropsicologia clinica affronteremo una tematiche complessa e difficile ma raccontata con delicatezza ed intelligenza “SENZA LASCIARE ANCORE“ .
“Si parlerà di fine vita, di SLA, e del rapporto tra paziente e dottore attraverso il racconto di una storia”. Racconta l’assessore alla Cultura Danilo Grossi.
2Quest’opera, ispirata ad una storia vera, vuole raffigurare il vissuto emotivo, la qualità di un legame terapeutico, la rappresentazione della malattia e del dolore, a denuncia dell’onestà delle persone, dell’amicizia, della sintonizzazione che può nascere in tempo di Covid tramite uno schermo. E’ la rappresentazione del coraggio ed è un inno alla vita, anche quando questa è violata, strappata, usurpata.
“Senza lasciare ancore” vuole portare il tema del dolore, della malattia e dell’eutanasia, ad un pubblico, che probabilmente è ignaro di tutto questo.
Il #finevita visto un pó più da vicino, soprattutto quest’opera vuole essere una voce, una denuncia sul fatto che l’eutanasia non dovrebbe in nessuna misura essere paragonata ad una scelta.
E grazie ad Andrea Gradini che è stato punto di riferimento e collante per la realizzazione di questo progetto”.
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