Un consiglio comunale che ha visto un botta e risposta continuo in un clima dove la tensione serpeggiava tra i banchi. Il consigliere Evangelista non ha perso occasione di punzecchiare, ha chiesto conto delle certificazioni tecniche del Palazzo della Cultura, evidenziando che una sua richiesta di accesso agli atti per il cantiere della scuola Mattei è rimasta inevasa per circa otto mesi. Piccato l’assessore Carlino che fogli alla mano ha sciorinato numeri, cifre, dettagli. “Noi, a differenza dell’amministrazione di cui lei era maggioranza, lavoriamo molto di più. E i nostri dirigenti sono impegnati, impiegano il tempo per procedere sui cantieri, non per evadere queste richieste. Forse quando c’eravate voi si lavorava di meno e c’era più tempo per queste risposte”. Evangelista non ha preso di buon grado tali motivazioni. Tantomeno le informazioni fornite dal vicesindaco. “Ci sono delle tempistiche e degli iter. Attendere mesi e mesi per una risposta non va bene. Comunque per il Palazzo della Cultura non c’è collaudo sismico. Perché un collaudo che risale al 1963, quando la struttura ospitava una casa, magari un salotto o una cucina, sicuramente non un’area adibita a biblioteca, con il peso degli scaffali, dei libri e dei fruitori, è inaccettabile. Sono cambiati i criteri, i materiali e altri aspetti. Siamo nel 2022. Mi comporterò di conseguenza”.
Il termocombustore… brucia
Si scaldano gli animi quando si torna a parlare del termocombustore. Evangelista torna ad evidenziare il problema legato alla salute dei cittadini del territorio. Il sindaco alza i toni e spiega che una delle questioni principali da affrontare è rappresentata dai rifiuti che arrivano da Roma. In tanti parlano, in tanti dicono la loro. Ma mentre si sogna e si ipotizza una soluzione con strutture costruite nella capitale, l’immondizia continuerà ad arrivare qui. La quarta linea è dietro l’angolo e il malcontento è tangibile. Una questione che non sembra vedere la parola fine o soluzione a breve.
Leone la spunta sulle Commissioni
Leone batte sulle convocazioni della Commissione Alle 20.30 il consiglio si ferma, con conseguente riunione dei Capigruppo. In pochi minuti tutti convengono che la questione sollevata abbia effettivamente delle motivazioni reali. Per gli ultimi punti si torna in aula lunedì pomeriggio alle 18.
Clima disteso in aula
E dopo un’assise che si è svolta, tutto sommato, con ordine e in tempi non infiniti – come spesso accade – dalle 17alle 20, un strana atmosfera è calata in aula DI Biasio. Dopo gli scontri e la tensione il sindaco è sceso dal suo posto e ha raggiunto il consigliere Franco Evangelista, si è seduto accanto a lui e insieme ad altri esponenti il confronto è continuato pacato. Poi addirittura sorrisi e pacche sulle spalle tra membri della maggioranza e dell’opposizione.
In una seduta che ha visto tutti presenti, assente giustificato Longo, a “brillare” e a movimentare i lavori è stato Massimiliano Mignanelli che non ha risparmiato frecciatine e battute a nessuno. A cominciare dai compagni di opposizione, per passare alla presidente dell’assise Di Rollo. Battute e pizzicate con Ranaldi, Iemma, ma anche con Leone, Franco Evangelista e Fardelli. Alle 20 l’aula Di Biasio sembrava più una sala biliardo che un’aula consiliare. E a volte fa bene anche questo, ricordarsi che oltre alla politica si è tutti cittadini. A tenere banco fino alla chiusura del Comune sempre Mignanelli in una forma smagliante, che non ha dato tregua a consiglieri, assessori e sindaco. Per litigare nuovamente l’appuntamento è per lunedì alle 18.
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