Cassino, il percorso sul Lungofiume abbandonato all’incuria

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Torna ancora una volta sotto la lente la pista ciclabile che costeggia il fiume. A puntare i riflettori Chiara Trotta e i ragazzi di GN. “La pista ciclo-pedonale Lungofiume Via Madonna di Loreto è un luogo in cui si ritrovano ogni giorno decine di cittadini per praticare attività sportiva. Negli ultimi tempi ha subito anche un’importante modernizzazione grazie all’installazione di un sistema di illuminazione all’avanguardia e di alcune strutture utili all’ attività motoria all’aperto”.

Le segnalazioni

“Tuttavia ci giungono sempre più segnalazioni circa lo stato di incuria in cui versa ormai da settimane. Con una folta vegetazione che costeggia il percorso e a tratti lo invade”. Affermano i ragazzi di Gioventù Nazionale Cassino. “A nostro avviso non è la miglior condizione nella quale si dovrebbe trovare quello che dovrebbe essere un fiore all’occhiello dell’intero territorio comunale. Desta dispiacere vedere alcune delle nuove strutture installate lungo il percorso avvolte nel verde e per questo impraticabili”.

Manutenzione all’anno zero

“Ancora una volta, purtroppo, ci troviamo a dover segnalare le inefficienze della macchina manutentiva. Non si tratta di dover fare qualcosa di eccezionale, bensì sarebbe opportuno saper apprezzare le risorse che possiede la nostra città e valorizzarle con ogni mezzo a disposizione” dichiara Alessandro Di Sano.

Troppe aree abbandonate

“Non dimentichiamoci che ci sono intere aree della città martire totalmente abbandonate a se stesse, come la famosa pista ciclabile sul fiume Gari, sulla quale abbiamo anche fatto diversi appelli, totalmente inascoltati, ormai impraticabile se non addirittura pericolosa da frequentare”. Incalza Chiara Trotta.

L’appello dei ragazzi di Gioventù Nazionale

“Forse è arrivata l’ora di pensare ad un piano di manutenzione straordinaria che vada a sopperire a tutte queste mancanze che puntualmente ci segnalano i cittadini e che non fanno di Cassino una città che sappia sfruttare a pieno le proprie potenzialità” concludono i due esponenti del Movimento Giovanile di FdI.

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