«Sono stanca di sentire dai mie figli che Cassino non offre nulla. Ho deciso quindi di aderire a questo progetto – ha detto Aurora Rijtano, già assessore al bilancio del Comune di Cassino – per riuscire a risollevare l’economia della nostra città. In grado di essere vissuta in maniera esemplare da tutti i cittadini. Questo percorso dovrà essere inclusivo e dovrà proporre un percorso fondato sul cambiamento. Per un’altra Cassino.
«Oggi non stiamo presentando un progetto preordinato o preconfezionato, – ha detto Gianrico Langiano – ma vogliamo aprire un dibattito serio e costruttivo sul futuro della città e lo vogliamo fare attraverso una piattaforma civica che possa dare a tutte le persone mosse da buona volontà la possibilità di apportare un visione di come ci si immagina o si sogna la Cassino del futuro. Inoltre oggi e fino al 2026 ci sono importanti i fondi per realizzare progetti che possono stravolgere il volto della città senza intaccare la vivibilità stessa della città. Inoltre questa è una città che può tranquillamente coltivare e sviluppare le sue molteplici anime quella Industirale che oggi soffre molto perché troppo ancora ad unica grande azienda Internazionale, la sua anima Turistica che andarebbe sviluppata più che con fondi con idee in quanto Cassino il patrimonio culturale lo ha sul suo territorio ma questo va collegato in maniera sinergica e lungimirante con altre località del territorio per sviluppare percorsi religiosi, storici, enogastronomici, ambiantali. Infine la sua anima Universitaria va sviluppata sopratutto senza far sentire abbandonata ai margini della città l’università ma sviluppata con politiche locali che facciano diventare Cassino una vera città universitaria. Chiudo dicendo
“Da cittadino che ama questa città ripongo le mie speranze in questo progetto perchè mi rifiuto di pensare che per Cassino non ci possa essere un futuro migliore dell’attuale abbandono».
