La città ritrovi il suo spirito di pace

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Il 15 Marzo è un giorno particolare per la nostra Città. Rappresenta, anche agli occhi del mondo, il paradigma di una distruzione barbara, disumana, inutile. Quest’anno il 78° anniversario della catastrofe cassinate prodotta dalle migliaia e migliaia di bombe dei “liberatori” americani cade, forse non a caso, in coincidenza con un’altra immane tragedia nel cuore stesso dell’Europa.

Il bombardamento

E forse è un segno del destino, questo: un destino che per secoli fece di Cassino/San Germano e della sua Abbazia un faro di Civiltà, di Pace, di Mediazione per il mondo intero. In questo momento, il pensiero va alla memoria del bombardamento tragico di Cassino e, prima, della sua millenaria Abbazia. Ma va anche alla famosa Pace di San Germano, che concluse la disputa fra Impero e Papato, dopo oltre un anno di lotte fratricide.

Un ruolo attivo di pace

Io penso, a nome di FdI, che questi segnali, questa nostra storia (così tormentata da profonde vicissitudini, ma sempre pronta a restituire al mondo il meglio di sé) possano indicare una strada per il terribile conflitto che dilania Ucraina e Russia. E penso, sommessamente, che Cassino e l’Abbazia di Montecassino dovrebbero provare a riprendere il ruolo attivo di pace e mediazione che per oltre un millennio hanno avuto, per contribuire a silenziare le armi.

Contagiare la pace

Questo è l’augurio, anzi l’auspicio, che faccio: che si fermino le manifestazioni fini a se stesse, e che la Città ritrovi il suo vero spirito, in tempi difficili, capace di contagiare la Pace laddove ora c’è solo il fragore della guerra. Sarebbe il miglior ricordo, la più bella commemorazione di una Comunità distrutta tanti anni fa, e che per molto tempo ha cantato inni di Pace.

Angela Abbatecola – Portavoce FdI

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