Che la chiesa non ha più il potere temporale lo si sa da tempo, anche tra Don Camillo e Peppone la “lotta” era agguerrita e serrata, fatta di sgarbi e dispetti continui che avevano lo scopo di attirare verso la propria idea il maggior consenso possibile.
Possiamo dire di essere in un altro periodo, possiamo dire che tutto questo attaccamento alla “croce” non c’è più, come non c’è più tutto questo “tifo” per il partito (anche se in campagna elettorale tutto si trasforma); resta il fatto che nella quotidianità, sono i singoli gesti e azioni a delineare se l’approccio dell’una o dell’altra parte è pacifico o belligerante.
In questo caso, sembra più una dimenticanza, anche se molto grave. Infatti il giorno della ricorrenza della festa in onore della Vergine Maria, il 15 di agosto, si svolge da sempre la processione, che ha inizio verso le ore 20 e che termina sempre non prima delle 22, è frequentata da moltissimi fedeli. Contestualmente a questa processione è stata fissata la proiezione del “documentario storico su Montecassino per ricordare il 75° anno della sua distruzione”. Perché, a detta del sindaco Salera “è importante ricordare sempre il sacrificio di una città, il sacrificio di popolo e l’orrore della guerra”. Bisogna però ricordare che le proiezioni hanno due fasce orarie alle 20.30 e alle 22.30.
È molto grave questa sovrapposizione, dato che è alquanto strano che nelle richieste di occupazione del suolo pubblico sia sfuggito che il 15 (come da tradizione) c’è una festa e processione. Come potrà fare quindi chi volesse partecipare ad entrambe le manifestazioni?