La particolare importanza della riunione della Consulta dei Sindaci del Cassinate, convocata e presieduta dal sindaco Enzo Salera, svoltasi questa mattina in sala “Restagno”, è stata rimarcata dalla qualificata presenza di esponenti tecnici e politici della regione Lazio: il capo di gabinetto del presidente della giunta regionale, Albino Ruberti, i consiglieri Sara Battisti e Mauro Buschini. Molto folta la presenza dei sindaci o di loro delegati. Presente anche la presidente del consiglio comunale della Città Martire, Barbara Di Rollo, e, naturalmente, la commissaria del consorzio di Bonifica “Valle del Liri”, Paola Ruffo.
Gli aumenti delle tariffe
Era infatti all’ordine del giorno lo spinoso problema degli aumenti delle tariffe e del raddoppio della tassa sull’irrigazione che tanto malcontento hanno ingenerato tra i consorziati e vibrate proteste scaricate sui sindaci a cui i cittadini chiedono di essere tutelati. E’ stata una riunione, dice il Comune – dove, in linea con l’impostazione data da Salera, si è lasciato poco spazio alle divagazioni e si è stati sul concreto. Sin dal primo intervento, quello del sindaco di Aquino, Libero Mazzaroppi, ci si è attenuti, infatti, alla sostanza dei problemi. Così come hanno fatto tutti gli altri a seguire.
Non sono mancati interventi critici, come quello del consigliere Paolo Fallena, delegato dal sindaco di Atina. Senza girarci troppo attorno ha parlato di assenza totale di manutenzione del fiume Melfa e del torrente Mollarino, di lavori, quando si fanno, fatti male, per arrivare a dire che ci sono persone cui arrivano sistematicamente le bollette pur non essendo più essi proprietari dei terreni.
Il risanamento dell’ente
Altre critiche si son riferite alla vecchia perimetrazione che prevede la tassazione di fabbricati nel contesto urbano; oppure il dover pagare il costo di un servizio quando esso non viene erogato.
Ruberti, in linea con l’impostazione costruttiva data alla riunione, ha posto l’accento sulla necessità del risanamento dell’Ente per superare la fase critica in cui era precipitato il Consorzio (20 milioni di debiti, ridotti ora a 6) e ha invitato a guardare al futuro. «Ci sarà una maggiore capacità di offerta dei servizi – ha detto – ma per crearne le condizioni occorre il risanamento». Ha fatto riferimento a contenziosi importanti e alla non lontana uscita dal commissariamento dell’Ente e alle elezioni del nuovo organismo di gestione entro l’anno.
Alleggerimento del peso tariffario
Facendo la sintesi di quanto in sostanza deciso, Enzo Salera, ha detto che si andrà ad una revisione dei “piani di classifica”, ad un alleggerimento del peso tariffario con un intervento della Regione giustificato con l’emergenza Covid. Ad un incontro con l’ing. D’Ercole e alla istituzione di un tavolo tecnico per la verifica della situazione di dissesto idrogeologico del territorio. Infine, ad un incontro con Acea per rivedere le condizioni della vecchia convenzione già scaduta.