È stato sicuramente il post più discusso della serata di ieri. Stiamo parlando della celebrazione, da parte di uno dei canali social ufficiali dell’amministrazione comunale di Cassino, delle gesta dei cosiddetti “Goumiers” francesi. Ovvero quei soldati inquadrati nel Corpo di spedizione transalpino che, durante la campagna d’Italia relativa alla seconda guerra mondiale, hanno perpetrato in Ciociaria e nel basso Lazio violenze fisiche e sessuali ai danni di migliaia di donne. Episodi, questi, che vengono da tutti ormai riconosciuti con il termine “marocchinate”.
Celebrazione non accettata
Un post quello del Sindaco Enzo Salera e della sua amministrazione che è stato subito preso di mira da cittadini e autorità di vario genere. I quali, all’unanimità, hanno definito di pessimo gusto, considerati i fatti di cui sopra, l’iniziativa di illuminare la Rocca Janula di blu per onorare i soldati francesi che hanno combattuto la battaglia di Cassino. Tra i tanti che hanno posto l’accento sulla pessima scelta del soggetto della pseudo celebrazione, il Sindaco del Comune di Ceccano, Caligiore, il consigliere provinciale, Daniele Maura, ma anche e soprattuto il presidente dell’Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate, Emiliano Ciotti.
Il sindaco deve chiedere scusa
«Sono indignato da questa iniziativa. La ritengo oltraggiosa – ha detto Ciotti – e offensiva per tutte le vittime dei goumiers. Il Comune o ignora la gravità delle azioni commesse dall’esercito francese o pur conoscendola la considera banale. Il Sindaco deve chiedere immediatamente scusa a tutti i parenti delle vittime. La nostra Associazione metterà in campo tutte le proprie rimostranze al Prefetto e agli organi competenti».
«Da Sindaco di una comunità, rappresentante delle istituzioni, – ha detto invece Roberto Caligiore, Sindaco di Ceccano – sono indignato da questa iniziativa. La ritengo oltraggiosa e offensiva per tutte le vittime dei goumiers. Il Comune ed il Sindaco di Cassino o ignorano la gravità delle azioni commesse dall’esercito francese o pur conoscendola la considerano banale. Il Sindaco dovrebbe dimettersi per un atto così grave o, almeno, chiedere immediatamente scusa a tutti i parenti delle vittime.
Il tutto a 4 giorni dalla giornata nazionale per le vittime delle “Marocchinate».
Di tutti i colori
In una realtà dove chi amministra e svariati complici tendono a sensazionalizzare anche la sostituzione di gelatine o vetrini colorati davanti a delle mura, non possiamo stupirci delle gaffe iconiche a cui possono andare incontro a causa del loro atteggiamento spregiudicato. La storia non va solo letta, copiata ed incollata sui post. Va soprattutto capita. Non tutti possono essere eroi. Tantomeno chi ha stuprato migliaia di donne. A voi la scelta: crescere o continuare a dirne di tutti i….colori.