«There are times when I’ve wondered, And times when I’ve cried…»
Così inizia un pezzo dei mitici Iron Maiden, che tradotto parafrasando il significato non si discosta particolarmente da «non ci resta che piangere». Dopo la presentazione dell’“incubatore” di idee e dei semi di ripartenza che riguarderà la Rocca Janula e dopo anche il consiglio di ieri, le perplessità in merito a questa macchina amministrativa diventano sempre più fondate e chiare. A denotarlo anche l’insofferenza mostrata dal sindaco nei confronti di uno dei consiglieri di opposizione.
Breve e triste storia
C’era una volta un’antica civiltà, era Atlantide si sa, ma nessuno sa dov’è…Un uomo forte che faceva opposizione e che oggi al potere fa ciò che, secondo lui, il suo predecessore faceva. Fantaman? No è l’attuale sindaco.
Tutti ricordiamo quanto accaduto nel 2017 quando fu presentato un esposto in merito all’agibilità della torre poligonale della Rocca ai Vigili del Fuoco. Fu proprio Salera che cavalcò l’onda di tale protesta quando esso, fiero scudiero del Peppin Servente, sedeva tra i banchi dell’opposizione. Senza però tener conto che nel 2015, Giuseppe Golini Petrarcone, in compagnia di Nicola Zingaretti e dell’allora prefetto Emilia Zarrilli, aveva inaugurato tutto il sito a seguito dei lavori effettuati dalla Soprintendenza (grazie al finanziamento preso molti anni prima proveniente da quella parte politica spesso messa al bando). Ovviamente senza che la torre pentagonale fosse un problema (anzi).
I Vigili del Fuoco, a seguito di alcuni sopralluoghi ritennero pericolante la torre e pertanto l’antico avamposto fu chiuso. Solo a seguito di una relazione dell’ufficio tecnico del comune, dove si dimostrò che l’area da mettere in sicurezza doveva riguardare solo la torre ed il piazzale antistante, il monumento fu riaperto.
I temi e la comunicazione stravagante
Nei tempi di oggi il marketing e processi di comunicazione hanno preso forme veramente stravaganti. A partire dalla pubblicità degli assorbenti dove sembra si voglia difendere i diritti delle donne e quindi non dissimile da una pubblicità progresso, a quelle relative alcuni istituti bancari con scenari mozzafiato e lunghe distese profumate e colorate. Per non parlare della “clonazione” di termini ad effetto che possano sbalordire l’eventuale target. Tra questi “Esperienze sensoriali”, la “riflessione sensoriale” senza dimenticare un po’ di English: la “Brand identity”.
Un esempio “cammino e seguo il sentiero, i carpini fitti lasciano passare quel poco di luce che mi permette una discreta visibilità del tratturo. Improvvisamente porto in avanti il piede destro e lo appoggio, sotto di lui mi accorgo di una leggera resistenza, “scioglievole”, quasi cremosa (esperienza sensoriale). Un odore pervade l’ambiente circostante, è acre, pungente. Si infila nelle mie narici e annebbia la vista (esperienza sensoriale): ho pestato una cacca, di cane? No di un vero lupo! (riflessione sensoriale).
Passaggi poco chiari
E mentre ancora rimane poco chiaro il passaggio tra le diverse cooperative interessate dal progetto. (Leggi La Rocca de Papel e Rocca Janula, la Tana libera tutti). Perché dapprima è stata annunciata la vittoria del bando per la gestione dello storico monumento di Cassino, da parte di una impresa sociale di Roma e poi, dopo qualche muso storto, quasi schifato, è stato palesato il nome e il collegamento ad un’altra cooperativa che opera sul territorio.
E’ evidente, però, che di Cassino oltre a ciò che rimane della Rocca Janula vi è poco e nulla. A dimostrarlo proprio la “brand identity” del nuovo, attenzione attenzione, simbolo della città di Cassino! Noi non siamo per Montecassino, negli ultimi tempi ancor meno visto le politiche applicate che stanno finendo di escludere definitivamente la nostra città. Ma scegliere la Rocca Janula è abbastanza discutibile. Innanzi tutto storicamente rappresenta la “distruzione” di cui o per fini strategici o per mero screzio ne è stata oggetto. Per poi diventare un simbolo di sudditanza con l’Abate Pyrro e per finire abbandonata a sé stessa.
Benvenuti a Lignano Sabbiadoro
Ma la born identity, guidata dai “forestieri” della politica locale, non si ferma alla scelta del simbolo, va oltre!
Un visual caratterizzato da un andamento “ondoso” colorato giallo o fucsia. L’arte e la scienza, il sacro ed il profano, come se già fosse in atto il definitivo scioglimento dei poli e che il mare già stesse qui a lambire la “costa”. Un po’ come dire “benvenuti a Lignano Sabbiadoro”!
Dietro a tutto ciò vi è l’ombra di 500mila euro che nella passata legislatura furono messi a bilancio e avrebbero dovuto esser spesi per la messa in sicurezza della torre, di cui, però, non se ne parla! E a noi …non ci resta che piangere, anzi no, meglio riderci su!
Cassino notizie – “ridere o piangere” Rocca Janula di Abate Aligerno è il simbolo di Cassino, un castello dalle influenze deudero bizantine ad Abate Bernardo I Aiglerio ai monaci templari, alla spedizione della seconda crociata, alla pace di San Germano 1230,alla permanenza di Francesco Di Giorgio Martini, Sangallo il Giovane ed i disegni delle Terme di Varrone . La storia dell’ urbanistica di Eulogimenopoli , al progetto di riqualificazione della pavimentazione della vecchia Cassino ( progetto finanziato fondi REACT EU al PNRR per il Sud € 16 Milioni). La politica e come si indica editore” CASSINO NOTIZIE” ,rispondo .I finanziamenti dei 500 Mila euro, un progetto del sottoscritto portato avanti dall’Assessore all’Urbanistica l’ Avvocato Beniamino Papa , poi mi parlano di un affidamento dato a terzo,!! un tale, non sono informato se abbia mai scritto una pubblicazione sulla storia della città ….! cosa faccia questo Perna insieme ad un altro Varrone , sono un architetto e un ingegnere ,con la regia di un certo Mario La Storia , questo fa l’Ingegnere ,incaricato alla gestione pianta organica del Comune di Cassino e pare che ci capisce, al contrario dei due citati che tentano di scippare il lavoro al sottoscritto… ma come si sono comportati!!! sono foglie secche, agitate dal vento. Per quanto mi riguarda sono stato incaricato e ho ritenuto anche di dare un supporto professionale all’ufficio di Coesione Territoriale del Ministero per il Sud, per un progetto di macro aree per Regioni e per le linee programmatiche al PRR per il Sud , fondi Next Generation che coinvolge le 6 REGIONI e vede Cassino capofila al Progetto” UNIONE DELLE REGIONI DEL MEDITERRANEO” ,insieme a Montecassino e la Procura della Repubblica, investimenti per Cassino 120 Milioni ma debbono favorire aumento del PIL per giovani e donne del SUD e la internazionalizzazione con imprese del Mediterraneo ,reti di città con tutte le città UE gemellate con Cassino ,per creare lavoro per l’ALTRO . Il responsabile Fondi diretti UE (Comune di Cassino delibera G.M. n.302/2016)