Una mancata iscrizione che pesa molto di più del previsto. Non è “solo” la mancata presenza in un campionato nazionale, non è solo una decisione che coinvolge atleti, sponsor e tifosi: è una sconfitta per la comunità. A perdere è lo sport che in città non ha “casa” . Ma invece di trovare una soluzione che permetta di migliorare, dai “piani alti” si cade in recriminazioni e si prova a giustificare “assenze” e mancata collaborazione. Insomma, in pieno spirito sportivo.
Donatella Formisano, “madre” della Virtus, ha deciso comunque di fare chiarezza e, davanti alla poco velata accusa di non aver presentato un progetto per il palazzetto in tempo per ottenere i finanziamenti, ha spiegato nel dettaglio.
“La “colpa” della Virtus Cassino SSD a RL secondo i comunicati del Sindaco e di qualche altro interessato occasionale sarebbe ?
Non aver completato la pratica per la realizzazione del nuovo Palazzetto … nonostante la concessione di proroghe ? Son basita !
Ma riflettere prima di emettere sentenze e di giudicare proprio no?
Domande al Sindaco e agli scienziati di turno:
Problematiche che doveva affrontare la Virtus in sintesi :
1) Non avendo la società risorse economiche illimitate per disputare campionato e realizzare palazzetto … cosa doveva fare ?
2) Gli imprenditori del territorio stanno attraversando un momento di difficoltà economica … non supportano adeguatamente l’attività sportiva , scelta che va rispettata … Come avremmo dovuto obbligarli a finanziare il progetto ?… Contemporaneamente avremmo dovuto trovare le risorse economiche per il campionato in categoria B1 nazionale , giocato lontano da Cassino con spese esagerate… di doppio palazzetto e nel frattempo trovare pure in solitudine tempo e risorse per realizzare un nuovo palazzetto…. ? In quanto tempo ?
3) Chi poteva sostenere economicamente una tale impresa con le difficoltà di tempo , raccolta di fondi , burocrazia e persone impegnate in lavoro personale per poter vivere ….La mia famiglia lavora per vivere , come tutte le persone normali!
4) La partecipazione di privati come la Virtus serviva al Sindaco e all’amministrazione di Cassino per partecipare ad un bando pubblico che avrebbe attribuito punteggio aggiuntivo per un finanziamento destinato alla realizzazione di altri impianti sportivi, non del palazzetto che sarebbe rimasto a carico della società … lo avremmo anche fatto per il bene della città …. Ma non era possibile da soli e giustamente è una colpa
5) Mai visti amministratori , sindaco , assessori … assistere , anche solo per curiosità ad una gara della Virtus ….
Mai ricevuto targhe , elogi , riconoscimenti istituzionali dell’amministrazione per l’attività sportiva della Virtus … e vengono giustamente elargiti in ogni ambito …
Mai ricevuto messaggi di supporto , sostegno , interesse vicinanza né a titolo privato né pubblico da alcuno dei tanti che si definiscono pure amici e dalla mia famiglia Manzari hanno ricevuto tanto…in termini umani e non solo!
Che altro aggiungere ?
Mi sembra essenziale , onesto , corretto , pacato il comunicato della Virtus Cassino ….
Sono stati descritti fatti senza recriminare , offendere , giudicare !
Senza cedere a strumentalizzazioni politiche avevamo scelto la strada del silenzio . Il senso di responsabilità della mia famiglia ci imponeva riflessioni di correttezza e analisi di sostenibilità e con umiltà ci siamo fermati …. Scelta difficile emotivamente per una creatura nata dal nulla e portata avanti con passione e sacrificio personale e familiare a tutti i livelli ! Non abbiamo offeso nessuno nonostante le delusioni di ogni genere…e nel comunicato del sindaco ancora una volta emerge arroganza , presunzione , si solleva da ogni responsabilità e la colpa è tutta della Virtus !!!! Benissimo
Chi è più bravo e più capace della virtus potrà fare meglio ! Faremo sempre i nostri complimenti ! AD OGGI L’UNICA REALTÀ SPORTIVA DI RILIEVO IN AMBITO NAZIONALE CON IL NOME DI CASSINO È LA VIRTUS CASSINO!!!
Dato di fatto ….
Restiamo sani , corretti , non vendiamo fumo e illusioni NON CI SI PUÒ INCOLPARE PER NON AVERE PIÙ RISORSE ECONOMICHE DISPONIBILI
PER UNA PASSIONE ! RIPETO UNA PASSIONE ….SOLO PASSIONE NOTA
La mia famiglia lavora e lo sport ha impegnato fin troppo tempo …. Non ho visto file di volontari disposti a sostenere la Virtus … chiunque si è proposto cercava prima la retribuzione giustamente …. Ma quando le risorse terminano …. Si prende atto e non è una vergogna , né una sconfitta , semplicemente un dato di fatto,
onestà , correttezza, umiltà e senso di responsabilità …. Questo abbiamo dimostrato onorando sempre tutti i nostri impegni … Mia nonna in dialetto diceva : “vulenn, putenne pavann…”“volendo , potendo e pagando si può fare tutto “ la traduzione ! Fino a quando siamo riusciti anche in solitudine , siamo andati avanti … Per grandi imprese ci vogliono grandi gruppi …. Non si sono create le condizioni non potevamo continuare da soli nè obbligare a partecipare in un momento di crisi !
NOI ABBIAMO
INVESTITO TEMPO , PROFESSIONALITÀ , RISORSE ECONOMICHE PRIVATE E PERSONALI NON SOLDI PUBBLICI DEI CONTRIBUENTI E ABBIAMO ONORATO LA CITTÀ !!!
Un esame di coscienza il buon Sindaco invece di gettare diffidenza e screditare l’operato di una società apprezzata ovunque con un comunicato irrispettoso dei nostri sacrifici volto solo a giustificarsi senza neanche essere stato accusato da noi…. Abbiamo taciuto ai vergognosi articoli di ultimatum, alle inesattezze riportate … ripeto avevamo scelto il silenzio!
MA ORA BASTA E MI AUGURO
SI CHIUDA QUI….. HO DATO FIN TROPPE SPIEGAZIONI NON DOVUTE AD ALCUNO …. Quelli che si sono permessi di accusare … e di scrivere “la colpa è della società … “ hanno perso una buona occasione per tacere , per riflettere , per conoscere i fatti e per apprezzare e valorizzare una eccellenza del territorio che ha dato solo lustro alla nostra amata città di Cassino!!!”
Un post molto lungo che ripercorre tutti gli aspetti della vicenda e che lascia ben poco ad eventuali ulteriori interpretazioni.







Il ringraziamento della BpC, main sponsor della Virtus
Anche la Banca Popolare del Cassinate ha appreso con rammarico la decisione della Virtus Cassino di non procedere all’iscrizione al campionato di Serie B Nazionale maschile 2025-26. La Virtus, comprensibilmente, ha parlato di una «scelta difficile», che arriva dopo un periodo di grandi criticità e difficoltà che, ora, non sono più sostenibili.
La Banca Popolare del Cassinate, che sin dall’inizio ha sostenuto il percorso della Virtus e l’ha accompagnata fin dai primissimi anni di attività, vuole dire il proprio grazie alla squadra, alla dirigenza, ai tecnici, allo staff, a tutti coloro che hanno lavorato per creare una realtà sportiva di straordinario successo e che ha regalato incredibili emozioni al nostro territorio, facendo sì che il nome della città di Cassino arrivasse ai massimi campionati nazionali, fino ad arrivare alla serie A2, vincendo anche con squadre – come la Virtus Roma – che avevano alle spalle una storia ben più lunga e che si erano aggiudicate le vittoria in prestigiosi campionati.
«La Virtus Cassino ha raggiunto risultati inediti per la nostra città, traguardi importanti per il nostro territorio – dice il Presidente della BPC Vincenzo Formisano – regalandoci soddisfazioni grandi non solo per i risultati in sé, ma anche e soprattutto per il grande percorso fatto, che chi ha seguito la Virtus fin dalla sua nascita conosce bene: una compagine partita davvero da zero, nata solo dalla passione per lo sport e che ha iniziato il proprio cammino con poche risorse e tanto tanto entusiasmo, impegno, dedizione, disciplina.
La storia della Virtus è stata la testimonianza del fatto che la passione premia, che l’impegno conta, che il coraggio paga, che i risultati arrivano per chi, con tenacia, lavora quotidianamente per raggiungere i propri obiettivi. La Virtus ha lavorato per costruire una realtà solida e credibile, che ha puntato moltissimo sui grandi obiettivi, senza dimenticare mai la realtà locale e in particolare i giovani: il settore dei giovani, infatti, è sempre stato al centro delle attenzioni della Virtus, che, accanto alle grandi ambizioni e agli alti obiettivi, ha sempre saputo tenere, come si dice, “i piedi per terra” e ha custodito un forte attaccamento al territorio, declinato anche con l’impegno ad offrire ai nostri ragazzi la possibilità di fare sport in un contesto stimolante e serio, offrendo ai giovani la possibilità di migliorarsi e di imparare, con la prospettiva di giocare in un contesto professionistico.
E proprio questo impegno è anche motivo di speranza per tutti noi: la Virtus ha fatto una scelta coraggiosa, che testimonia, ancora una volta, la serietà di una società che sa scegliere i passi da fare in maniera coerente e responsabile. Ma la Virtus continua, non finisce qui la sua storia e il suo percorso e continuerà a lavorare con i ragazzi e per i ragazzi, per la città, per il territorio. Non sappiamo cosa ci riserverà il futuro, ma l’auspicio – e la certezza – è che l’avventura della Virtus possa continuare, possa crescere ancora, possa tornare a farci sognare e a regalarci le tante, forti emozioni che, in questi anni, ci ha fatto battere il cuore. E’ stato davvero un sogno, e il sogno continua e deve continuare. La storia – ne sono certo – non finisce qui. Grazie Virtus!».
Incagnoli: “Un colpo duro per la nostra città”
Il capogruppo di Cassino in Azione, Arduino Incagnoli, interviene sulla questione. “Esprimiamo il nostro sommo rammarico per la triste notizia dell’interruzione della straordinaria realtà sportiva della “Favola del Basket Virtus Cassino”. Con il termine “favola” non intendo solo un racconto, ma un sogno che ha rappresentato un orgoglio per la nostra città e per l’intero territorio circostante. Avere una società professionistica di basket non solo è stato un lustro per Cassino, ma è stato anche un volano per il turismo, un’opportunità economica che avrebbe potuto crescere se integrata con le altre risorse che questa nostra meravigliosa città ha da offrire.
Lo sport e il turismo dovrebbero sempre camminare insieme, spesso però questo avviene solo grazie allo sforzo di privati di appassionati. Un esempio emblematico è la famiglia Manzari/Formisano, che ha dedicato gran parte della propria vita a un progetto ambizioso per la città, mettendo a disposizione non solo risorse economiche, ma anche tempo ed energia per contribuire al benessere della nostra comunità. Lo sport, infatti, è la migliore forma di educazione e socializzazione che possiamo offrire alle nuove generazioni, e fermare un percorso così ambizioso, che ha vissuto anche momenti gloriosi, significa spegnere i sogni di tante famiglie e bambini che si erano affezionati alla Virtus.
Le società sportive sono un patrimonio fondamentale per la nostra città e vanno tutelate e sostenute tutte. È compito di chi amministra la città facilitare il percorso delle realtà locali, creando le infrastrutture necessarie per il loro sviluppo, evitando di sbandierare progetti faraonici che poi non vengono mai realizzati, per poi addossare la responsabilità a chi, come la famiglia Manzari/Formisano, che andando oltre la passione per questo sport, ha dato quello che poteva per la collettività e per Cassino, con impegno, e risorse proprie.
Si parla di progetti faraonici ma ad oggi non siamo in grado di mettere nelle disponibilità della città, in particolare per le fasce piu’ deboli, una piscina comunale.
Ritengo che, come amministratori, dovremmo puntare sempre più spesso a soluzioni concrete che rispondano alle reali esigenze della città.
Anticipo a riguardo che nell’apposita commissione Urbanistica in relazione ad opere compensative che potrebbero essere realizzate a fronte di richieste di cambio destinazione di terreni, da agricoli a sportivi, ho suggerito proprio di puntare alla realizzazione di una piscina Comunale.
Un intervento di questo tipo permetterebbe di offrire un servizio accessibile a costi contenuti, particolarmente utile durante il periodo estivo, promuovendo al tempo stesso la pratica sportiva e favorendo l’integrazione tra diverse realtà del territorio
Tornando alla questione Basket, al mio rammarico si uniscono anche i colleghi consiglieri Sebastianelli ed Evangelista, che condividono la preoccupazione per la perdita di una risorsa così preziosa per la nostra comunità e auspicano, come me, un cambio di passo nelle politiche cittadine a sostegno dello sport”.
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