Rifiuti alla villa, mezzi al lavoro per spostare il terreno. Ma non era tutto pulito?

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Sembra un film di quelli peggiori. Questo è quello a cui stanno assistendo i cittadini di Cassino. Rifiuti alla villa, segnalazioni dagli ambientalisti e dagli stessi cittadini arrivate già mesi fa. Con tanto di foto e video. Rifiuti che sarebbero poi riemersi fatti in pezzi grandi, poi sempre più piccoli, proprio dall’area della villa comunale che si trova a ridosso di via Gari. Forze dell’ordine al lavoro su diversi fronti per capire la reale situazione. Ambientalisti, cittadini e consiglieri che si sono interessati sono stati additati dal sindaco e dalla maggioranza come allarmisti. Quando l’argomento è arrivato in consiglio comunale sono state date rassicurazioni, altre ne sono arrivate in seguito. E ancora non più di quattro giorni fa, davanti a foto che evidenziavano materiali ben visibili sul terreno fresato e seminato, dal Palazzo hanno continuato a dire che tutte queste persone erano allarmiste, “visionarie”, e addirittura si è parlato di denunciare per procurato allarme.

Ebbene, se quello portato all’attenzione di tutta la comunità, era frutto di visioni, un procurato allarme, dal Palazzo dovrebbero spiegare ai cittadini cosa stanno facendo i mezzi alla villa comunale, perché il terreno, fresato e seminato una settimana fa, oggi viene scavato e spostato. Cosa c’è in quel terreno che stanno spostando e cosa ne sarà della parte eliminata. Quale sarà la prossima azione, portare nuovo terreno sulla zona, ma quello che potrebbe esserci sotto, oltre le poche decine di centimetri che stanno togliendo, per quello cosa sarà fatto? Servono risposte ai cittadini e controlli documentati. Ancora una volta il “procurato allarme” a cui il sindaco e alcuni membri della maggioranza facevano riferimento, sostenuti da qualche cittadino “sostenitore a prescindere”, evidentemente non era poi così procurato, ma forse ben motivato. Quasi certamente sarà elaborata una spiegazione ad hoc, presumibilmente dando “colpe” all’insistenza degli allarmisti dell’ultima ora.

Le segnalazioni non arrivano per fare “politica contro” ma per fare in modo che la comunità possa usufruire di spazi sicuri e che la salute di tutti venga tutelata ora, tra dieci e tra cinquanta anni. Perché le amministrazioni passano ma i rifiuti interrati restano, e il territorio ne ha un esempio ben noto con il Nocione.

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