Partiamo dal presupposto che Arturo Buongiovanni, stimato professionista e uomo tutto di un pezzo non è stato folgorato sulla via di Damasco, anche condividendo con Paolo Di Tarso una grande ispirazione spirituale. Poi c’è il dato che Massimo Ruspandini, al secolo coordinatore provinciale di Fratelli D’Italia, non stravede per lui. C’è da ricordare, infatti, che per avere l’appoggio dei meloniani alla sua candidatura a sindaco del centrodestra, il povero Arturo dovette penare. E i dubbi su Buongiovanni erano proprio legati al pensiero del Generale Massimo, che con “il Gladiatore” ha poco da spartire, il quale aveva deciso di continuare il suo personale “flirt” con il buon Enzo Salera nonostante l’esperienza “andata a male” con la candidatura del Sindaco di Arce a presidente della Provincia di Frosinone. D’altra parte ancora oggi gli emissari dell’onorevole salgono saltuariamente le scale del Palazzo comunale per interloquire con il primo cittadino della città martire. Non c’è nulla di male, ma ricordiamo che i due protagonisti appartengono a partiti agli antipodi.
Una pedina fondamentale
E’ inoltre palese che Arturo Buongiovanni può essere una pedina fondamentale. Non ce ne voglia, non per quello che è, ma per quello che rappresenta. Soprattutto quando gli “uomini all’Havana” scarseggiano. Dal primo giorno in consiglio ha messo in campo un’opposizione soft, tra il meritricio dello stradone Fiat e qualche attacco in grado di scalfire al massimo uno scudo di polistirolo. Chiamarla opposizione fa anche sorridere, però tant’è. Varcano il Rubicone insieme a Buongiovanni anche alcune “legioni evangelizzate” di Forza Italia, giusto per far comprendere che non si tratta di una operazione estemporanea o buttata li. C’è un senso dietro alle cose, soprattutto se lo sguardo è rivolto già alla tornata elettorale che non vedrà più protagonista Enzo Salera. Per adesso.
La musica è sempre la stessa?
Lo cosa invece da comprendere è il ruolo del rinnovato coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia. Guardandola ad occhio nudo sembrerebbe che “i musici sono cambiati, ma la musica è sempre la stessa”. Come sempre, infatti, chi desidera entrare tra i meloniani cassinati non passa da Piazza Labriola ma da Piazzale Europa (a Frosinone). Tutto ciò si evince dal fatto che sulla stampa (anche quella che fino a ieri ha bandito qualsiasi comunicazione da parte del direttivo cittadino), oggi, appaiono due foto: un “presepe”, giudicate voi se mancano la madonna e San Giuseppe o il bue e l’asinello, composto da Ruspandini, Pulciani ed al centro Arturo Buongiovanni. Sicuro non c’è lo spirito santo che ha benedetto l’operazione. E poi c’è un quadro che ricorda la Famiglia Addams con al centro sempre il protagonista della giornata. Secondo i rumors, le due foto sono il frutto di una guerra fredda tra il coordinamento cittadino e gli autori (solo su carta) del blitz che ha portato alla nuova adesione. La foto con Ruspandini e Pulciani si dice che sia stata fatta alla fine della settimana scorsa, mentre l’annuncio della new entry c’è stato solo ieri. Il tempo di permettere, dunque, al coordinamento cittadino di produrre la documentazione fotografica necessaria per non fare una figura barbina. Non hanno vinto la guerra, ma nemmeno c’è stata una disfatta. Insomma Habemus Arturo ed anche lui è un papa straniero. Nonostante il Piave. A buon intenditor….



