“Cassino sprofondata nel caos: le nostre denunce inascoltate. Oggi paghiamo il prezzo dell’indifferenza”. Con queste parole i consiglieri d’opposizione Sebastianelli, Evangelista e Incagnoli criticano duramente la gestione della città.
«È passato un anno dalla campagna elettorale, e oggi – purtroppo – le nostre previsioni si sono tristemente avverate. Come un oracolo, ciò che avevamo denunciato in tempi non sospetti si è materializzato davanti agli occhi di tutti: una città lasciata all’abbandono, senza controllo, senza sicurezza, senza ascolto.
Il gravissimo attentato del 14 maggio, con l’incendio dell’auto di un magistrato che da mesi lavora su inchieste delicate nella nostra città, è il punto più basso mai toccato da Cassino in tempi recenti. Un episodio che, in Italia, non si verificava dagli anni ’90. Mai, nemmeno in contesti ben più difficili, si era arrivati a colpire così direttamente un rappresentante dello Stato. E se questo è accaduto qui, da noi, è perché qualcosa – anzi molto – non ha funzionato.
Noi consiglieri di opposizione, in più occasioni durante i consigli comunali, abbiamo denunciato il degrado, la mancanza di controlli, l’insicurezza crescente, l’assenza di presìdi nelle periferie e nei quartieri più fragili. Ma siamo stati ignorati. Derubricati come opposizione “livorosa”. Oggi, invece, è sotto gli occhi di tutti che avevamo ragione.
A questo quadro già drammatico si aggiunge la totale assenza di regole nella gestione della movida, con un’isola pedonale che, invece di essere il fiore all’occhiello della città, al calar della sera si trasforma in una zona franca, dove tutto è concesso e nulla è controllato. Rumori molesti, alcol fuori controllo, risse, microcriminalità: questa è la realtà che vivono ogni notte residenti e famiglie. Un’occasione mancata che dimostra ancora una volta l’incapacità di questa amministrazione di trasformare le potenzialità in opportunità vere per la città.
Quartieri come San Bartolomeo, dove vivono famiglie, anziani, lavoratori onesti, sono stati completamente dimenticati. Gli anziani non si sentono più sicuri neppure ad andare a messa, temendo di trovare al ritorno le loro case occupate. È questo il livello a cui siamo arrivati.
Il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza, convocato solo dopo l’attentato, è la dimostrazione che si è intervenuti troppo tardi, quando si poteva – e si doveva – agire prima. Bastava collaborare. Bastava ascoltare. Bastava mettere da parte l’orgoglio politico per fare squadra e pensare al bene comune. Visto che sono mesi che proponiamo l’attuazione del decreto ‘mille occhi’
Siamo rammaricati non per un calcolo politico, ma perché non siamo riusciti a farci capire da chi oggi governa la città. Forse le nostre parole sono state scambiate per rancore elettorale. Ma durante la campagna, abbiamo visto quello che questa amministrazione non ha voluto vedere.
Cassino merita di più. Merita sicurezza, presenza, ascolto. E chi oggi amministra ha il dovere morale e istituzionale di invertire la rotta, prima che sia troppo tardi anche per ricostruire la fiducia dei cittadini”.
Giuseppe Sebastianelli, Arduino Incagnoli, Francesco Evangelista
Consiglieri comunali di opposizione – Cassino
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