Di Vincenzo Marrone – Portavoce Lega Salvini Premier Cassino
La Lega di Cassino esprime la sua forte disapprovazione e denuncia l’impietosa immagine fornita di sé dall’amministrazione comunale la quale, evidentemente abbagliata dai proclami su un bilancio solo apparentemente risanato, pensa bene di sperperare denaro pubblico per assecondare una personalissima smania giustizialista del Sindaco.
La Delibera n° 243 del 13 maggio scorso infatti, con la quale la Giunta onera il Comune di farsi carico delle spese legali per consentire al Sindaco di depositare a tutela della sua esclusiva persona, una semplice querela, atto che può presentarsi anche oralmente senza dover ricorrere ad un legale, oltre ad essere palesemente illegittima, appare (ed è la cosa più grave) un’offesa ai cittadini sui quali graverà il costo dell’avvocato, chiaramente di gradimento del Sindaco, per un atto che non rientra nemmeno lontanamente tra quelli per cui l’Amministrazione ne ha facoltà.
La giunta smentisce se stessa
In primis, infatti, la stessa Giunta smentisce sé stessa laddove precisa che l’atto è possibile ogni qualvolta L’ENTE debba agire in giudizio. Tutto bello, tranne per il fatto che in questa vicenda non è l’Ente ad agire in giudizio, ma il Comune sicuramente sarà chiamato a pagare per consentire al Sindaco, personalmente, di presentare una semplice querela per di più contro ignoti.
Eppure il Sindaco sa benissimo che, per un semplice deposito di una querela, le spese debbono essere a carico suo personalmente; ne è prova il roboante proclama del febbraio 2023 nel quale, annunciando pubblicamente una querela nei confronti di un Consigliere dell’epoca, precisò trionfalmente “HO DATO MANDATO AI MIEI LEGALI (i suoi non dell’Ente) DI SPORGERE QUERELA A TUTELA DELLA ONORABILITA’MIA PERSONALE E DELL’AMMINISTRAZIONE..”. Ci spieghino, il Sindaco e la maggioranza tutta, perché oggi, a differenza del 2023, un atto identico debba essere a carico delle casse comunali.
Cassino merita ben altro
La Lega si opporrà sempre, come ha sempre fatto, ad ogni attoche si ripercuota a danno della comunità e dei cittadini, il cui interesse dovrebbe essere messo sempre al primo posto nell’azione amministrativa e oggi, invece, è stato piegato ad assecondare una personalissima velleità del Sindaco, magari legittima ma di cui certamente non deve farsi carico l’Ente.
Cassino merita ben altro che un uso distorto delle risorse comunali da parte di questa amministrazione, poco attenta alle esigenze dei cittadini ma prontissima a “travisare” la sua funzione pubblica per assecondare le esigenze personali del Sindaco, di colui cioè che dovrebbe garantire il rispetto delle funzioni istituzionali.
Chiudiamo con una domanda a cui non avremo risposta: come si concilia la nomina di un legale per un atto di interesse esclusivo del Sindaco e ordinario come la “ .. querela nei confronti di ignoti..” con la presunta giustificazione ben evidenziata nella delibera che “ ….. per procedere alla costituzione in giudizio DELL’ENTE …” occorre l’approvazione della giunta???
