Salera, l’urlatore e la guerra fredda con la “Divina”

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No. Non è più una maggioranza granitica quella guidata dal Sindaco Enzo Salera. Si. C’erano state delle avvisaglie. Vedi il documento redatto dai gruppi consigliari, tranne uno, per “scomunicare”, Luca Fardelli reo di essersi impegnato per intercettare qualche progetto per migliorare la viabilità di Cassino. Ne è testimonianza anche la guerra fredda ormai in atto tra il primo cittadino e la “divina” Barbara Di Rollo. Dal Palazzo i ben informati affermano che, dove è possibile, i bastoni tra le ruote se li mettono con piacere. Qualcuno dice anche dove è impossibile, ovvero dove non può essere riconosciuta la mano. Più di qualche associazione si è lamentata di aver parlato con uno per poi sentirsi dire l’esatto contrario dall’altro. Giochi di potere.

Errori

La baruffa di venerdì scorso in consiglio comunale è un ulteriore conferma che il buon Enzo, si fa per dire, tantomeno la “Divina” Barbara non governano come una volta l’aula. Complice anche l’allontanamento di Danilo Grossi che ha fatto perdere smalto anche agli aspetti comunicativi, ormai affidati soltanto a sproloqui di pancia e azioni prive di logica politica. L’errore di festeggiare e inaugurare una ruota panoramica mentre la città piangeva un’altra giovane vita e affidare ai social il giorno dopo parole di cordoglio e sgomento, non è passato di certo inosservato. Tornando però ai fatti di venerdì scorso, dove l’aula di Biasio ha preso le sembianze più che di un osteria, ma di un vero centro di salute mentale, c’è poco da aggiungere.

La provocazione

La provocazione lanciata dal consigliere comunale Francesco Evangelista, sulla feccia della politica, tra l’altro, come ha sostenuto anche lo Salera, “poco originale”, considerato che il primo a citarla è stata proprio il Sindaco durante un intervento della scorsa legislatura, aveva proprio lo scopo di far abboccare qualche pesce grosso di una maggioranza ormai lacerata dalle tensioni (vedi anche lo screzio per un cavillo tra l’assessore Calvani e la consigliera Grieco nel consiglio antecedente a quello di venerdì) e da una lotta alla successione che aprirà giorno dopo giorno crepe letali per l’intera coalizione di governo. Forse non se lo aspettava nemmeno lui che la cosa degenerasse fino agli schiamazzi e agli insulti. Non ce ne voglia il consigliere Andrea Vizzaccaro, che, comunque, è intervenuto in riferimento ai lavori dell’aula, ma è caduto con tutte le scarpe nel tranello di Evangelista. Regalando, così, un bel “pescione” (più o meno di un metro e 90 per 90 kg) al Sindaco di Sant’Angelo in Theodice.

Sto cafone

Dal “Sto Cafone” in poi rivolto dal Vizzaccaro ad un Evangelista già lontano qualche chilometro dall’aula, come si può evincere dalle immagini (clicca qui) il primo ha tirato fuori uno spirito da “urlatore” da far invidia ad un Tony Dallara d’annata. Evidente la difficoltà sia del Sindaco Salera, che sembrava uno spettatore di una partita di tennis tra Sinner e Djokovic su un campo “veloce”, e soprattutto della presidente del Consiglio, tra l’altro ripresa in maniera piuttosto piccata anche dallo stesso Vizzaccaro sulla conduzione del dibattito. Colpita e affondata.

Forse il buon Enzo, troppo preso a rimuginare sul suo futuro, sta già calcolando il presente come passato. Lasciando che i suoi si pizzichino alla ricerca di un posto certo in futuro, che di certo poco ha. Ma farebbe meglio a prestare più attenzione alla sua squadra, potrebbe ritrovarsi a dover correre da solo sul campo, un campo grande e non privo di insidie, dove tutti vogliono la maglia numero 10 passando ognuno per le selezioni che più preferiscono. Che non capiti, casomai per assurdo, che pur di indossare quella maglia 10 gliela sfilino mentre corre lasciandolo mezzo nudo. Di certo un abbigliamento poco consono per arrivare chi lo sa, in Regione.

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