Il cerchio si allarga e sulla questione dei presunti sversamenti nel fiume Gari si sta interessando anche il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Le segnalazioni pervenute al Mise, ovviamente documentate con allegate note specifiche, hanno destato l’attenzione di più di qualcuno. La documentazione è stata quindi trasmessa all’Ispra affinché valuti “anche avvalendosi del SNPA, la sussistenza di una minaccia di danno ambientale e/o danno ambientale con indicazione delle eventuali misure di prevenzione e/o riparazione necessarie ai sensi della parte sesta del d.lgs. 152/2006”.
Insomma la questione va avanti e più di qualcuno vuole vederci chiaro fino in fondo. Gli ambientalisti non arretrano anzi controbattono a chi li avrebbe “invitati” a procedere ai controlli richiesti a loro spese. “Siamo pronti, se autorizzati dal Sindaco o dall’Autorità Giudiziaria – dichiara Grossi dell’Ansmi – a fornire mezzi e uomini autorizzati per effettuare il sondaggio del terreno a nostre spese”. Insomma l’associazione è pronta a scendere in prima linea.
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