In queste ultime settimane non si fa che parlare di importanti questioni ambientali. Sotto la lente nello specifico i lavori alla villa comunale dove, secondo alcuni attivisti e ambientalisti storici della città martire, sarebbero apparsi rifiuti accantonati in un cumulo – dettagli immortalati da più scatti – per poi sparire probabilmente mischiati al terreno che è andato a riempire un’ala del parco verde. Ma da cosa arriverebbero queste “deduzioni” degli ambientalisti? Gli esponenti hanno dedicato particolare attenzione a questo cantiere perché in città c’è tanta ansia per la riapertura del parco, chiuso ormai da oltre un anno. Di mese in mese gli annunci sulla sua riapertura si sono succeduti senza però avere una data certa e definitiva. Così l’attenzione è aumentata. E proprio durante questi monitoraggi gli ambientalisti, primo su tutto Edoardo Grossi dell’Ansmi, voce “scomoda” e noto per l’impegno dell’area del Nocione, non ha mollato e ha notato qualcosa di “sospetto”. Anzi più di qualcosa. Oltre al cumulo di rifiuti anche il lavaggio della betoniera usata per parte dei lavori che ha scaricato direttamente nel Gari, e anche questo documentato con prove video e fotografiche. Evidenti gli scarichi qualche metro più avanti direttamente dalle tubature.
Il grido di alcuni è stato all’allarmismo. Perché tutto sarebbe sotto controllo. Ma è forte la sensazione che non sia proprio così perché sembrano mancare dei passaggi, dei pezzi. Sicuramente sminuire l’attenzione e il materiale raccolto da Grossi e da altri ambientalisti non è neanche la risposta più giusta alla richiesta di controlli approfonditi portata avanti dagli attivisti ma anche fatta propria da molti cittadini. Si sono susseguite anche segnalazioni che hanno portato sul posto forze dell’ordine, carabinieri forestali, Guardia Costiera e tecnici che si sono portati sul cantiere a vario titolo.
Il buon Mario Costa dal palazzo di piazza De Gasperi continua a caldeggiare l’interpretazione secondo la quale “alcuni ambientalisti allarmisti” stiano esagerando. Ma di fatto la richiesta avanzata è molto semplice, quella di smuovere il terreno in questione e vedere se effettivamente riemergono i rifiuti o una parte dei rifiuti che erano stati accumulati nell’area fino a qualche settimana fa. Perché di tutto è stato detto, che tutto è stato smaltito in maniera corretta, che nel terreno non c’è nulla, che sarebbero stati fatti i campionamenti del terreno per la semina dell’erba. Ma di documenti, relazioni, spiegazioni tecniche non è stato fornito alcun dettaglio. Eppure basterebbe così poco per sedare tutti questi “sedicenti allarmisti”.
Ed è questo uno dei problemi grandi che si vivono negli ultimi anni in questa città, si parla di green, di ambiente, di lotta all’inquinamento, di severe punizioni per i trasgressori delle norme. E poi affrontiamo il discorso di ipotetici rifiuti interrati nella villa comunale come di qualcosa di inesistente o comunque la cui presenza era da tenere in considerazione. “Probabilmente non si è tenuto conto che dalla demolizione del vecchio fabbricato lì esistente, in anni lontani sede di una carrozzeria meccanica, e dalla rimozione del terreno su cui insisteva, erano emersi resti ferrosi. Durante la demolizione furono ammucchiati sull’area adiacente, successivamente liberata, quindi smaltiti altrove. Nella rimozione del terreno è venuto poi fuori qualche piccolo residuo. Da qui l’esagerato allarme lanciato ad ampio raggio”. Queste le parole dell’assessore Fiorentino.
Qualche piccolo residuo non dovrebbe essere accettato così facilmente, perché dal terreno spuntano pezzi di cassette verdi, proprio quelle presenti nel mucchio ( che però erano integre) quindi sarebbe stato anche estremamente facile portarle via così come erano state trovate e ammucchiate.
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Nei giorni scorsi si è tenuta una conferenza stampa da parte degli ambientalisti, aperta a tutti, cittadini, amministratori, curiosi. Una sparuta parte dell’opposizione si è presentata, ma del sindaco e della sua maggioranza nessuno. Qualche giorno dopo gli assenti si sono portati sugli stessi luoghi della conferenza per girare un video, continuando a confermare la linea secondo la quale tutto sarebbe in regola. E con un filo neanche troppo velato di sarcasmo, davanti alla presenza di alcune strutture utilizzate dal circolo della canoa, hanno ironizzato sulla mancata segnalazione di queste “ben evidenti” strutture da parte degli ambientalisti. Ma se la villa comunale sarebbe dovuta essere già pronta da qualche settimana allora di quelle casette, bene evidenti e presenti nel parco da decenni, date in gestione a diverse realtà sportive dal Comune , non ci sarebbe dovuta essere contezza da parte dell’amministrazione stessa. Anche in virtù del progetto? Gli stessi cittadini si domandano come mai l’amministrazione non sapesse della presenza delle casette e del fatto che fossero ancora lì. Gli ambientalisti “allarmisti”, come più volte detto, hanno invece segnalato un’altra situazione, la presenza di rifiuti e detriti di questi nel terreno sopra il quale prima insisteva la struttura abbandonata nel parco. Sembra quasi un voler distogliere l’attenzione dalla questione portata all’attenzione da Grossi e da altri che come lui hanno notato qualcosa che non va.
La questione procede, va avanti, tra dibattiti social senza un confronto diretto, senza carte alla mano, senza volontà di giungere a chiarimenti e alla completa trasparenza, anche nel rispetto dei cittadini. La certezza dell’amministrazione è che tutto sia a posto e che il ritardo nei lavori sia dovuto agli ambientalisti. La certezza degli ambientalisti invece è che qualcosa non vada e l’augurio è quello di non dover aspettare decenni come per altre aree finite sotto la lente degli attivisti e per le quali si sono susseguiti controlli, monitoraggi, campionamento e uso di droni – con spese non indifferente per i contribuenti – prima di avere conferme su questioni che fin dai primi momenti sembravano piuttosto evidenti. I cittadini aspettano qualche risposta corredata da atti, relazioni e certezze. Tutto il resto sono chiacchiere e distintivo, per citare un intramontabile De Niro nel film “Gli intoccabili”.
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