Una sala Restagno gremita in ogni ordine di posto ha accolto, giovedì sera, il direttore editoriale del Secolo D’Italia, Italo Bocchino per la presentazione della sua ultima fatica letteraria “Perché L’Italia è di destra“. Politico e giornalista di lungo corso, è stato deputato alla Camera dal 9 maggio 1996 al 14 marzo 2013 per quattro legislature. Al tavolo dei lavori insieme a Bocchino, l’avvocato Alberto Borrea, il vice presidente della Fondazione “Tor Vergata” e dirigente provinciale e regionale di Fratelli D’Italia, Gabriele Picano, la consigliera comunale di FdI, Nora Noury, l’ex presidente della Federazione an Sora-Cassino, Roberto Ferrera, Il Presidente della SAF, Fabio De Angelis e il consigliere provinciale di Fratelli D’Italia, Sergio Crescenzi.
Un evento partecipato
Un evento che ha visto anche in platea ha visto personaggi legati al centrodestra e alla destra cassinate. In prima fila l’ex consigliere comunale Gianrico Langiano e il commercialista Giuseppe Tedesco, alle loro spalle il consigliere comunale Carmine Di Mambro. In platea anche il consigliere comunale Franco Evangelista, la già portavoce di Fratelli D’Italia Cassino, Angela Abbatecola e l’ex consigliere comunale Fabio Marino. Ma anche tantissimi cittadini e professionisti della città martire.

Gli interventi
“A Cassino, con Italo Bocchino, – ha detto l’avvocato Alberto Borrea in apertura della manifestazione – un’analisi lucida e articolata sull’evoluzione del lucida e articolata sull’evoluzione del pensiero conservatore e della destra, riflettendo sulle sue radici profonde, le dinamiche future e le ragioni del radicamento nel tessuto sociale del paese“.
“Il libro dell’onorevole Bocchino è un testo scritto in maniera molto accessibile. Il lettore è accompagnato nell’analisi con la presenza di dati e dettagli“, ha dichiarato il consigliere comunale Nora Noury, che ha poi parlato della sua esperienza di donna di origini straniere e primo assessore di Fratelli D’Italia a Cassino nel 2016.

“Ringraziamo l’on. Bocchino – ha detto, invece, il vice Presidente della Fondazione Tor Vergata, Gabriele Picano – per averci onorato della sua presenza e grazie ai tantissimi amici che ci hanno raggiunto questa sera. Con Italo mi lega una profonda amicizia, nata nell’ultima legislatura che mio papà Angelo ha condiviso proprio con lui. Con questo evento abbiamo radunato tantissime persone che ci chiedevano apertamente di potersi confrontare con personaggi di spessore, con le idee chiare e che dessero anche un contributo culturale alla nostra mondo identitario. Sono contento che questa iniziativa sia stata celebrata nella nostra Cassino e di certo non sarà l’ultima”.
Hanno portato il loro saluto alla platea anche Roberto Ferrera, il consigliere provinciale Sergio Crescenzi e il Presidente della SAF, Fabio De Angelis.

Fratelli in divenire
Italo Bocchino, sollecitato dal nostro direttore Paola Enrica Polidoro, ha raccontato le radici e una visione sul futuro di un partito, quello di Fratelli D’Italia in costante divenire. Ha sfatato una sfilza di luoghi comuni portati in auge dalla sinistra, come il familismo, l’incompetenza della classe dirigente, il monopolio dell’informazione o il destino di isolamento internazionale. Ma anche la questione demografica e, strettamente collegata a quella dei flussi migratori.
“Il premier Giorgia Meloni governerà per dieci anni e potrà essere la prima donna eletta direttamente dal popolo al vertice della Commissione Europea. La destra italiana nelle sue varie epoche – ha detto Bocchino – ha dimostrato di essere la parte politica a cui si rivolge l’elettorato. La sinistra governa con i giochi di palazzo“.
Alla domanda su a chi fosse rivolto il suo saggio, il direttore del Secolo D’Italia ha risposto: “È un libro per tutti. Anzi, in occasione della presentazione ad Atreju, l’uomo più intelligente della sinistra – Goffredo Bettini – ha sostenuto che questo sia un libro che deve essere letto soprattutto a sinistra“.