“Commercio in crisi, questo il grido d’allarme di numerosi rappresentanti della categoria. Molti commercianti di Cassino, storici ma anche più giovani, da mesi mi segnalano un importante calo non solo negli incassi, proprio il flusso delle persone che entrano nei negozi è notevolmente diminuito”. Così la consigliera Nora Noury, FdI, che si è fatta portavoce delle istanze e delle rimostranze di numerosi addetti del settore. “In pratica per molti negozianti del centro la chiusura del corso ha fatto segnare importanti perdite, sicuramente bisogna tener conto della crisi economica che si sta abbattendo sul territorio da tempo, ma i dati che riportano i commercianti sono davvero poco confortanti. Attività storiche che non sanno come arrivare a fine mese, negozi costretti a chiudere o svendere la merce. Le iniziative di temporary store, negozi aperti il tempo necessario per qualche incasso, che non riescono però a ottenere i risultati sperati. Di fronte a chi parla dell’invadenza dei centri commerciali o degli acquisti fatti su internet dai siti della grande distribuzione, ma afare i conti con questa flessione in negativo sono anche attività che vendono prodotti alimentari, per la casa. Addirittura pizzerie e ristoranti che decidono di restare chiusi su turni, per pranzo o per cena, per limitare le spese vive e i costi del personale. Inoltre anche iniziative come quella che ha visto gli ambulanti di Forte dei Marmi arrivare in città, per quanto ben accette, replicate così a stretto giro con diversi appuntamenti in poco tempo, creano ulteriori disagi alle realtà del territorio. Come amministratori abbiamo l’obbligo di prendere atto di quanto ci viene segnalato dai commercianti. Non sono solo cittadini, ma sono anche persone che hanno scelto questa città per le proprie attività, che qui pagano le tasse e hanno investito. Per questo credo sia necessario fare il punto con l’assessore al ramo al fine di avviare un tavolo di confronto con i rappresentanti del settore e con le associazioni del territorio per capire come meglio agire con eventuali azioni mirate a campagne promozionali sul territorio. E’ necessario lavorare di concerto per poter ottimizzare le risorse e capire dove agire, senza lasciare alcuna zona della città scoperta da questo tipo di iniziativa. I commercianti sono tutti uguali, tutti pagano le tasse in egual misura. Ci avviamo verso la primavera e l’estate, stagioni che ci offrono la possibilità di pensare a percorsi mirati a portare le persone in giro, tra le vetrine e i negozi. E’ ovviamente d’obbligo però parlare con i diretti interessati per capire quali siano le esigenze condivise e quali, invece, le differenze tra settori commerciali e aree”. Noury incalza quindi al confronto per trovare risposte adeguate da poter dare ai rappresentanti del settore.
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