Villa comunale: il mistero sui rifiuti e la paura dei cittadini. Servono trasparenza e zero scuse

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Da settimane l’Ansmi ha effettuato un lavoro di stretto monitoraggio dei cantieri in corso in città. particolare attenzione è stata riservata al cantiere della villa comunale, in particolare per l’importante impatto ambientale di uno dei luoghi verdi più amati del territorio intero e nel quale insistono importati sorgenti. Ed è stato proprio il lavoro certosino dell’Ansmi e di Edoardo Grossi a portare alla luce diverse attività sospette. Cumuli di rifiuti speciali tra cui pneumatici, materiali di scarto edile, plastiche e tanto altro. Tutto accumulato in mucchi. Ma anche lavaggio di una betoniera con scarico direttamente nel fiume, vernice gialla usata per ricoprire vialetti e diversi altri interventi. Sono stati quindi sollecitati e attivati controlli da parte delle forze dell’ordine, che si sono recate sul posto e anche, di conseguenza, in Comune per acquisire documentazione. Di questi controlli ha riferito e confermato anche l’assessore Fiorentino, che in consiglio comunale avrebbe comunque chiarito che la ditta si sarebbe occupata dell’adeguato smaltimento dei rifiuti in questione, rifiuti trovati nella casetta abbandonata e abbattuta che si trovava nel parco. Dalle foto è però facile individuare elementi che prima erano presenti nel cumulo e ora si intravedono nel terreno, tra tutti spicca il verde delle cassette prima intere nel cumulo e poi frazionate nella terra. Qualcosa non quadra anche all’occhio meno esperto.

E anche Grossi non è mai stato convinto di questo iter seguito presumibilmente dalla ditta, poiché avrebbe notato nel terreno sistemate e poi battute nel parco proprio parti di quei rifiuti finiti sotto la lente.

“Cari concittadini, ora è il momento di far sentire la propria voce, i nostri figli, i nostri nipoti sono in pericolo. Nella Villa Comunale sono stati interrati pezzi di autovettura demolite, e questa orribile realtà arriva proprio mentre la Corte europea dei diritti umani condanna l’Italia e richiama alla responsabilità un’intera classe politica che per anni ha sottovalutato, nascosto quello che accadeva nel territorio della Terra dei Fuochi. Che lo abbia fatto la camorra ad interrare rifiuti negli anni 70-80 lo abbiamo capito, ma che lo faccia, nel 2025, la politica, mi fa salire il sangue al cervello! Per favore, URLATE se avete ancora un filo di voce, non fatevi calpestare da chi non ha alcun rispetto per la vita altrui.”

Ed è proprio Grossi che ha avviato una raccolta firme su change.org per smaltire correttamente i rifiuti del polmone verde di Cassino. Ha inoltre organizzato per sabato 8 febbraio un appuntamento per rimuovere i rifiuti speciali interrati alla villa comunale.

Il legame che la comunità ha con la villa comunale, chiusa ormai da anni per i lavori di ristrutturazione, è sempre molto forte. L’insistenza con la quale i cassinati di mese in mese chiedono la riapertura del parco e, ora, la paura che nel terreno appena posato possano esserci rifiuti o sostanze nocive ha mandato in allarme tutti. E l’allerta è massima. Servono risposte e trasparenza, non è più il tempo delle scuse, non sono più difese.

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