Lascia l’auto su un posto per disabili assegnato e si allontana. Da due giorni la famiglia non può parcheggiare la vettura sotto casa, disagi per gli spostamenti quotidiani.
Un brutto episodio che inizia ieri mattina, quando la mamma della ragazza assegnataria del posto trova il parcheggio occupato. Una cosa che, purtroppo, accade fin troppo spesso. Attende, sperando che chi abbia lasciato la vettura sia presto di ritorno, ma niente di fatto. La signora racconta amareggiata: “Ho contattato la polizia municipale, però mi hanno risposto che erano impegnati a causa di alcuni alberi e rami che si erano abbattuti sulla strada. Ho capito la priorità e, quando mi hanno detto di aspettare per l’intervento, non ho fatto una piega. Anche se io stessa avevo bisogno di spostare la vettura e avvicinarla al portone per poterci spostare. Ho anche contattato gli uomini dell’Arma, ma anche loro erano impegnati. Purtroppo però le mie aspettative sono state disattese perché durante tutta la giornata non si è visto nessun agente arrivare. Questa mattina la vettura era ancora parcheggiata nel posto assegnato a mia figlia, ho richiamato la polizia municipale, è arrivata una pattuglia che ha multato la vettura ed è andata via. Quando ho chiesto perché la vettura non fosse stata spostata, mi è stato risposto che avevano notato il cartellino di invalidità. Peccato però che il cartellino sia visibilmente scaduto e, in ogni caso, il posto non è un posto generico per disabili ma assegnato. Ho allora ricontattato i carabinieri che però mi hanno spiegato che l’intervento era stato fatto dai vigili e che quindi si sarebbero poi confrontati con loro”.
La vettura è ancora parcheggiata in un posto che non è assegnato alla macchina, ma ad un’altra persona che da ieri non riesce a spostarsi di casa perché la macchina di famiglia non può avvicinarsi al portone per agevolare gli spostamenti. Potrebbe farlo infrangendo le regole e il codice della strada, magari giungendo sulla pista ciclabile, ma non sarebbe corretto. Al momento sembrerebbe che nessuno, nella posizione di poterlo fare, abbia pensato di risalire al proprietario della vettura attraverso la targa o il cartellino per disabili scaduto apposto sul cruscotto, anche solo per capire se i diretti interessanti abbiano intenzione di spostarla quanto prima per permettere a chi ne ha il diritto di potersi muovere e utilizzare gli spazi regolarmente assegnati. Potrebbe forse trattarsi di qualcuno che ha lasciato la vettura, magari prendendo un treno o altri mezzi per allontanarsi nel fine settimana, lasciando la famiglia e la giovane praticamente come sequestrati in casa per l’impossibilità di poter uscire liberamente. Intanto la mamma della ragazza aspetta amareggiata una risposta che, forse, potrebbe non arrivare fino a lunedì. E chi ha infranto consapevolmente e con totale indifferenza le regole potrebbe “cavarsela” con una semplice sanzione.
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