Vittoria in Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, per l’avvocato Gabriele Picano quale difensore della Asl di Frosinone in una controversia proposta da un dirigente medico che si riteneva vittima di mobbing. La Suprema Corte di Cassazione ha rigettato la pretesa del Dirigente medico confermando la pronuncia della Corte di appello di Roma che rigettava la domanda proposta. Nel caso in esame la Corte ha escluso che ricorressero gli estremi per la tutela risarcitoria, che fanno leva sull’assenza di finalità vessatorie e persecutorie. Il ricorso proposto dal medico è stato pertanto ritenuto inammissibile per tutti i motivi presentati con conseguente condanna alle spese di lite. Soddisfatto l’avvocato Gabriele Picano per la pronuncia della Suprema Corte di Cassazione.
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