Incontro per la movida, il 31 dicembre il sindaco ha deciso di confrontarsi con forze dell’ordine e gestori dei locali. Una data un po’ particolare, infatti è stato facile notare come all’incontro non fossero presenti poi tanti esercenti, ma in numero molto maggiore i consiglieri di maggioranza. Un segno di responsabilità e di interesse degli amministratori, ma sarebbe stato conveniente avere anche buona parte degli esercenti del centro, che poi sarebbero i diretti interessati del confronto. A quanto pare l’invito, anticipato qualche ora prima in consiglio comunale durante un intervento dell’assessore Ranaldi, non è arrivato proprio a tutti. Non si sa dove sia mancata la comunicazione ma qualcosa nel sistema non ha funzionato, molti infatti non ne sapevano nulla, e l’incontro non si è dimostrato così efficace.
Dall’Ente è comunque arrivato il resoconto. “Convocato dal sindaco, Enzo Salera, si è tenuto questa mattina (martedì 31 dicembre ndr) in sala Restagno un incontro con i gestori dei pubblici esercizi del centro cittadino, presenti gli ispettori del locale Commissariato, Mauro Messerville e Gianmarco Marsella, il funzionario della Polizia Locale, Domenico Giordano. A marcare la rilevanza dell’argomento di cui ci si è occupati (somministrazione di bevande alcoliche a minorenni e annoso problema della movida) anche la presenza di una folta rappresentanza dell’amministrazione comunale: l’assessore alla Polizia Locale nonché vicesindaco, Gino Ranaldi, l’assessore al Commercio, Giuseppe Capizzi, la presidente del Consiglio Comunale, Barbara Di Rollo, i consiglieri Andrea Vizzaccaro, Maria Rita Petrillo, Riccardo Consales, Jole Falese, Giovanna Grossi, Mercedes Galasso, Rosario Iemma, Fabio Vizzacchero, Edilio Terranova”.
E’ chiara e apprezzabile la presenza degli amministratori, ben 12, rispetto alle sole 3 presenze degli esercenti del centro. Appare evidente che il confronto sia stato un po’ sproporzionato rispetto all’obiettivo principale.
Continua il comunicato “Senza girarci troppo attorno, il sindaco è entrato subito nell’argomento relativo alla somministrazione di bevande alcoliche, peraltro di scottante attualità dopo l’increscioso quanto preoccupante episodio di minorenni in coma etilico. “Ci sarà tolleranza zero” ha detto. Ed ha preannunciato la probabile adozione di una ordinanza sul modello di quella di Roma che chiama la responsabilità anche dei genitori, con conseguenti sanzioni, nel caso del consumo di bevande alcoliche da parte di minorenni. “L’impegno nostro sarà sempre di un maggiore controllo della città”, ha assicurato il primo cittadino.
La presidente del Consiglio Comunale, Barbara Di Rollo ha allargato la necessità di un controllo anche al di fuori dello spazio della movida.
Gli ispettori della Polizia di Stato hanno sottolineato la preoccupazione sull’uso non solo di alcol ma, in diversi casi, anche di “altre sostanze aggiuntive” che provocano danni a chi invece ha bisogno di particolari tutele. Atteso che molti di quelli che ne fanno uso provengono da ambienti bisognosi di aiuto”.
“Noi non vogliamo assolutamente criminalizzare l’area della movida – ha aggiunto Salera – ma ora l’attenzione si è focalizzata qui, e il problema intendiamo affrontarlo nella maniera dovuta, senza alcun tentennamento”.
“Favorevoli ad una intensificazione dei controlli anche gli stessi gestori dei bar che – hanno detto – sono i primi ad essere penalizzati da “clienti discutibili”, e hanno giudicato favorevolmente i controlli a tappeto quando ci sono stati. Comunque, come legge detta, continueranno a fare attenzione all’età degli avventori e al rispetto dell’orario e dei decibel della musica.
Sì, perché anche di questo si è parlato. E non poteva essere altrimenti atteso che, come rilevato dal vicesindaco Gino Ranaldi, non si può accettare che qualcuno trasformi il proprio esercizio pubblico in una discoteca. “Noi dobbiamo parlare di movida virtuosa – ha commentato -. Molti sono i giovani che vengono nella nostra città e noi vogliamo assicurare loro un ambiente, sicuro, tranquillo, gioioso”.
Importante anche da parte degli stessi esercenti la segnalazione di situazioni anomale, quelle che nuocciono all’immagine complessiva di una città che vuole tutelare tutti, conciliando l’interesse di ciascuno”.
Per raggiungere una linea d’azione comune è necessario coinvolgere gli esercenti
Un confronto costruttivo e che sia veramente incisivo dovrebbe prevedere la presenza di tutti i gestori di locali del centro, e non solo. Ci sono infatti locali decentrati dove si vivono le stesse difficoltà e disagi dell’area centrale. Ma per ottenere un risultato ottimale per contrastare il fenomeno nella sua totalità per confrontarsi sono necessari la presenza e il contributo di chi lavora quotidianamente a contatto con questa realtà. Insomma, tre esercenti non sono sicuramente sufficienti. Diciamo che è un inizio. Per il 2025 il consiglio è quello di organizzare questo genere di tavolo di confronto con le tempistiche giuste, dando la possibilità a tutti di partecipare per poter agire insieme davvero. E magari utilizzando una comunicazione efficace per tutti.
Clicca qui per leggere ulteriori notizie