Incontro pubblico negato a “Rinascita e futuro”, qualche “limite di troppo” nel regolamento comunale

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Tutto nasce da una semplice richiesta, quella presentata da Gino Canale, presidente del movimento politico “Rinascita e futuro”, di poter organizzare un incontro pubblico in località Foresta. Una richiesta più che legittima, essendo l’area una delle principali e più popolose del Comune di Cervaro. Non si tratterebbe di un vero e proprio comizio elettorale, non essendo ancora in campagna avviata per le prossime amministrative. Era semplicemente la volontà di incontrare i cittadini per potersi liberamente confrontare, proprio in un’area che ha a che fare con diverse criticità quotidiane. La domanda è stata redatta, protocollata e dall’associazione nessuno pensava che ci sarebbero stati problemi. Invece è arrivato un secco “No”, un diniego alla domanda.

Ma andiamo con ordine, nel regolamento comunale sono state fatte delle integrazioni per differenziare i diversi tipi di eventi, solidali, politici, elettorali, di carattere politico, religioso. E proprio nella parte di regolamento che è andata ad integrare la normativa riguardo uno di questi ambiti, viene specificato che in caso di “iniziative di propaganda politica, associativa, sindacale (….)” le postazioni concesse sono esclusivamente tre: Piazza San Paolo, Piazza Verdi e Piazza Colle. Insomma solo tre aree e tutte centrali, lasciando di fatto tutto il resto del ben più vasto territorio comunale senza possibilità di poter organizzare o promuovere un’iniziativa del genere in loco.

Eppure nella domanda erano previsti solo 8 metri, ben due in meno a quelli concessi, ovvero 10. Il problema è rappresentato dalla zona. Si chiede Canale “E’ possibile pensare di concedere permessi per iniziative associative, di propaganda politica e simili solo in tre aree? Senza calcolare tutto il resto della comunità? Senza pensare di concedere gli stessi diritti nelle zone più distanti dal centro dove pure ci sono tante famiglie, tanti ragazzi e dove vive buona parte della cittadinanza? E’ comprensibile non concedere permessi nelle aree limitrofe al mercato nei giorni in cui questo si svolge, è una questione logistica e di sicurezza. Ma noi avevamo chiesto di poter incontrare i cittadini che vivono alla Foresta. Cosa dovremmo fare? Invitarli a venire nelle tre piazze del centro perché sono le uniche arre in cui possiamo confrontarci? E’ evidente che, per come è stato pensato, il regolamento non va bene, non è equo nei confronti di tutti i cittadini di Cervaro. Ed è necessario rivedere alcuni aspetti. Qual è il problema? In centro certo è più “facile” che tutti ascoltino e magari “prendano appunti”. Così da poter riportare i contenuti dell’incontro. Ovviamente sarebbe più complicato se questi si tenessero alla Foresta, o a Porchio, o in altre zone più periferiche. Credo che a prescindere da tutto, anche da sterili strumentalizzazioni, è un dovere tutelare i diritti di tutti i membri della comunità, e quindi anche la possibilità di poter organizzare incontri in tutte le aree, ovviamente seguendo un regolamento. Intanto noi abbiamo ricevuto un secco No, e questo fa molto pensare sul concetto di libertà e democrazia che respiriamo in città”. Hanno concluso amareggiati Gino Canale e Vincenzo Saddò, vicepresidente del movimento “Rinascita e futuro”.

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