Il 20 gennaio di quest’anno moriva il prof. Fausto Pellecchia. Domani sera, mercoledì 13, per volere del sindaco Enzo Salera, dell’Amministrazione comunale e per desiderio manifestato da tanti concittadini, un locale a piano terra del “Palazzo della cultura” verrà intitolato al compianto docente dell’Università di Cassino. La cerimonia si terrà alle ore 18 in Corso della Repubblica 271. Nel manifesto d’invito diramato dal Comune, il prof. Pellecchia viene etichettato con tre parole: pensatore, filosofo, studioso.
In effetti egli è stato un docente, uno studioso, un pensatore eccezionale, autore di diverse pubblicazioni (in particolare di filosofia) apprezzate a livello nazionale. In un meditato ricordo della persona, il preside Peppino Grossi, suo carissimo amico, ha scritto “Fausto era in possesso di una cultura vasta e multiforme che travalicava i confini della disciplina sua propria (la filosofia) e spaziava in campi disparati: la letteratura, la psicanalisi, la pedagogia, la dottrina politica; una cultura, soprattutto, viva, alimentata da una palpitante sensibilità umana. Tale cultura, ben lontana, dunque, dalla fredda e sterile erudizione, che caratterizza spesso il sapere di molti cattedratici, era il frutto di uno studio serio, durato una vita”.
Il suo patrimonio culturale il prof. Pellecchia l’aveva messo a disposizione non solo dei suoi studenti, ma dell’intera città. Organizzava e suggeriva convegni, presentazioni di libri, dibattiti su temi tra i più svariati. Insomma era l’instancabile animatore della vita culturale cittadina, così come lo era stato a suo tempo il padre, il preside Gioacchino Pellecchia.
Sempre vivo e forte è stato anche il suo impegno sociale e politico nel quale ha profuso gran parte delle sue energie intellettuali. Ha sempre militato, coerentemente, nella sinistra ma lo ha fatto con indipendenza di giudizio, e con l’autorevole spirito critico (che di certo non gli difettava) quando non condivideva certe scelte del partito di appartenenza. A beneficio della collettività, anche nel campo politico ha esercitato una intelligente, preziosa azione educativa che, alla lunga, in questa città, ha prodotto i suoi frutti.
Rimane il ricordo di un grande intellettuale, di una bella persona dalla profonda umanità, di un concittadino (per tanti, di un amico) di cui andare orgogliosi. Per tanti giovani un maestro. Quanto mai opportuna, quindi, l’intitolazione a Fausto Pellecchia di uno spazio in quel “Palazzo della cultura” dove ogni giorno tanti giovani si ritrovano.
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