Mensa scolastica: ancora problemi e disagi sul servizio. Di Mambro: “Il sindaco dia spiegazioni alle famiglie”

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“Siamo ormai a novembre, i tempi per riportare il punto cottura a Cassino sono strascaduti”. Il consigliere d’opposizione Carmine Di Mambro torna a chiedere chiarimenti sul servizio di refezione scolastica. “L’amministrazione e il sindaco Salera avevano annunciato, dando rassicurazioni ai genitori, che entro il 15 ottobre i pasti sarebbero stati preparati entro i 15 chilometri dalle scuole. Ebbene, non è così. Resto allibito, come amministratore, come cittadino, come padre. E’ qualcosa di inaccettabile e intollerabile. I pasti continuano ad essere preparati a Vairano, parliamo di un punto cottura a oltre 40 chilometri da dove effettivamente i pasti vengono consumati. I consumatori hanno dai 3 anni, ripeto 3 anni, ai 10 anni. Sono bambini davvero piccoli. I pasti vengono trasportati su mezzi che non sembrano rispettare quei criteri tanto sbandierati e assicurati dai comunicati dell’amministrazione ad inizio ottobre. Intanto i lavori nella scuola di Caira sarebbero fermi. E anche su questo la città e le famiglie attendono chiarimenti. Chiarimenti che già avevo chiesto alcune settimane fa senza però ottenere risposte o riscontri. Come mai il Comune ha deciso di mettere a disposizione della società che si è aggiudicata il bando per la refezione scolastica, alcuni locali della scuola, quindi di proprietà comunale? Bando che, ricordiamo, prevedeva dei criteri, tra questi il punto cottura entro i 15 chilometri dalle scuole in cui sarebbero stati consumati. Un punto cottura però che sembra non esserci mai stato e che, solo a servizio iniziato – il 1° ottobre – ci si è resi conto essere in un’altra città, in un’altra provincia, in un’altra regione. Come si può pensare di preparare un piatto e trasportarlo per 40 chilometri pretendendo di mantenerne inalterata la qualità? Chi può crederci? Mangerebbero i miei colleghi di maggioranza, i membri della giunta o lo stesso sindaco un piatto di pasta cotto e condito a 40 chilometri e trasportato in box su un furgone, tutti i giorni? Sarebbero in grado di affermare che queste pietanze sono di buona qualità? Magari la pasta al dente e la carne morbida e gustosa? Tanto per citare qualche pietanza.

Abbiamo l’obbligo e il dovere di garantire ai nostri bambini la qualità migliore, quella che meritano. E la responsabilità di tutelarli offrendo certezze alle famiglie che, nella quasi totalità, pagano i pasti. Oggi, a novembre iniziato, con tutte le criticità che questo disservizio sta causando ai bambini e al personale che, in alcuni casi, non ha neanche luoghi idonei per sporzionare i pasti, cosa ci dicono il signor Sindaco e la maggioranza? Che si stanno dando da fare per risolvere, ancora, che magari entro la fine dell’anno ci saranno sicuramente risposte? E i genitori cosa dovrebbero dire? Accettare di buon grado e restare in silenzio? Non è questo che meritano, sicuramente non lo meritano gli adulti ma non lo meritano assolutamente i bambini che non hanno modo per far valere le loro ragioni se non attraverso le famiglie e noi adulti. Chiedo nuovamente e con una certa urgenza riposte in merito, risposte che diano date definitive e che spieghino ai cittadini l’iter seguito per affidare il servizio a chi, a quanto pare, non era in possesso dei criteri previsti e che poi avrebbero condotto l’amministrazione a mettere a disposizione locali della scuola di Caira per ottemperare alla mancanza”. Conclude il consigliere d’opposizione Carmine Di Mambro.

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