All’apparenza è sembrata una cena tra amici. Discorsi, battute, risate, un antipasto e un bel piatto di amatriciana. Un conto “dolce”, poco meno di trenta euro a persona. Ieri sera all’Angolo di Vito, centralissimo ristorante di Cassino si sono riuniti Fratelli e Sorelle d’Italia decisi a costruire un percorso condiviso verso la fase congressuale che molto probabilmente si svolgerà a Gennaio.
Un mix tra vecchia scuola e new entry
Il gruppo? Un mix tra vecchia scuola e new entry: al tavolo hanno preso posto, infatti, il consigliere comunale e già assessore di Cassino Nora Noury, l’avvocato e neo membro del Cda della fondazione del Policlinico Tor Vergata, Gabriele Picano, l’avvocato Alberto Bòrrea, il commercialista Peppe Tedesco, l’avvocato Armando Pacione, l’ex presidente del consiglio comunale di Cassino e consigliere provinciale, Massimiliano Mignanelli, i già consiglieri comunali Gianrico Langiano e Fabio Marino. Della partita anche Pino Canessa e Pino La Norcia.
Niente imposizioni
L’obiettivo? Quello di esprimere il proprio peso politico, avendo come unità di misura il tesseramento concluso lo scorso ottobre di FdI, nella determinazione del portavoce e del direttivo della città martire. “Niente imposizioni dall’alto, siamo pronti ad andare al congresso anche con due mozioni differenti e votare”, I rumors dicono che questo è stato il mantra della serata. La sostanza che mette tutti d’accordo.
La maggioranza
Sono stati snocciolati numeri e fissato l’identikit della persona che dovrebbe guidare il partito a livello locale. Sul tavolo un menu più o meno leggero, ma anche tutto il peso delle oltre 600 tessere espresse dai commensali sulle poco più di mille fatte dal partito a Cassino. Una compagine che dunque, nonostante i tanti numeri triti e ritriti in queste settimane, sembra rappresentare la maggioranza delle sottoscrizioni raccolte nella città martire.
Un vero e proprio ribaltone che mette all’angolo l’area di Fratelli D’Italia che fino a questo momento ha fatto riferimento al coordinatore provinciale del partito e che riteneva di aver tracciato un percorso a cui tutti le anime del partito avrebbero dovuto “allinearsi”. Tutto ciò in contrasto con tutti i momenti topici legati alla politica e ad una fase congressuale.
L’azione decisa
Un’azione decisa, invece, quella intrapresa dai commensali che hanno avuto l’astuzia di non far percepire il loro lavoro per il tesseramento come un’entità unica, così da non allarmare più di tanto i diretti avversari, che, purtroppo, non vedendoli “arrivare”, non hanno potuto fare qualche sforzo in più per mettere al sicuro il risultato.
“Occorre una persona che non abbia fini elettorali, che abbia coscienza della storia del partito e delle criticità amministrative e sociali della città, una persona che abbia l’autorevolezza per poter dialogare con credibilità anche con le altre forze del centrodestra”, questo l’identikit del prossimo o prossima portavoce FDI emerso dalla riunione organizzata dall’avvocato Alberto Bòrrea in tempi record. Anche sulle modalità di “selezione” tutti d’accordo: “Pronti a dialogare con tutti come anche a espletare le modalità di voto previste dallo statuto per quanto riguarda i congressi cittadini”. A buon intenditor….