Movida fuori controllo, ricordini “maleodoranti” sotto le finestre e davanti ai portoni. E insulti ai residenti

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Notti di movida, notti di caos e trasgressione. Va bene lasciare che i giovani e i ragazzi si godano le calde serate estive, o anche i weekend invernali, ma a volte il buonsenso si perde in quel gin tonic di troppo. Un cocktail, qualche brindisi in più ed ecco che ogni angolo di città diventa terra di nessuno. Ma poi non è che sia così, perché quella “terra” è di qualcuno: della comunità, dei residenti, dei cittadini. I cortili e le aree antistanti i portoni diventano veri e propri gabinetti a cielo aperto, vespasiani e luoghi in cui svuotarsi lo stomaco.

Inutile dire che, sia durante la notte che la mattina, a pagarne le spese sono i residenti che si vedono costretti a dover pulire quello che trovano. Oltre al fatto che di notte gli schiamazzi e le risate sguaiate sono motivo di fastidio, in particolare per le persone un po’ più anziane e per chi ha i bimbi piccoli che con poco si risvegliano.

Guai ad affacciarsi per richiamare i trasgressori della notte, si ricevono insulti, urla e, in qualche caso neanche troppo sporadico, minacce e dispetti. E i residenti sono davvero esasperati: “Cambiano le amministrazioni, cambiano le casacche, si rinnovano le promesse. Quello che non cambia è il risultato. La situazione non solo non cambia, ma nei mesi estivi peggiora. Vediamo ragazze di tutte le età senza regola o pudore spogliarsi e accovacciarsi tra le auto o nei cortili e nelle aiuole che si trovano tra i palazzi. Ma anche uomini e ragazzi. Guai a lasciare il portone aperto. In alcuni casi abbiamo trovato anche assorbenti igienici usati e abbandonati così. A noi tocca pulire e disinfettare”. “A chi ci dice che sono pochi ragazzi rispetto a tutti quelli che escono, vorrei comunque ricordare – evidenzia una signora – che noi ci conviviamo tutti i giorni e le notti da sempre. Che siamo noi a ritrovare “ricordini” maleodoranti sotto finestre, davanti a portoni, dietro le auto che lasciamo parcheggiate. E siamo noi a dover pulire, altrimenti ci tocca convivere con la puzza e ci riportiamo la sporcizia in casa. Ci dovrebbero essere delle regole, e forse ci sono, ma le regole vanno rispettate e ci vuole controllo. Molte delle ragazzine che si appostano sotto le nostre finestre sono giovanissime, quasi certamente minorenni”.

Un appello insomma, un grido d’allarme, l’ennesimo, che i cittadini lanciano all’amministrazione e alle forze dell’ordine. Un problema di sicurezza, di decoro, di attenzione nei confronti delle esigenze di tutti e non solo di alcune categorie di cittadini. E intanto l’estate prosegue, e le notti brave si susseguono.

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