Arriva quella sera per tutti. Per molti di noi è passata da tanto, per altri da poco. Ma quella sera è indimenticabile. Se non fosse che Venditti con uno dei suoi brani l’ha resa ancora più importante, raccontandola come solo lui sa fare. Domani inizieranno gli esami di maturità, ancora una volta gli studenti si siederanno al banco per la prima prova. L’inizio di un percorso che li porterà oltre: oltre il tempo della scuola, oltre il tempo delle campanelle, oltre il tempo degli “obblighi”, oltre il tempo dei compiti a casa e dei compiti in classe. Oltre quel “recinto” di sicurezza, e a volte di insicurezza, che è il gruppo dei compagni che per 5 anni hanno fatto parte della quotidianità, insieme ai docenti, ai bidelli, al barista, all’autista del bus.
Per ciascuno la notte prima degli esami è una storia a parte, per qualcuno è ansia e ripasso sfrenato, per altri è un’uscita con gli amici, per altri ancora è una serata come tante altre. Ognuno la vive come vuole, ognuno indosserà l’abito che preferisce, vivrà emozioni uniche e affronterà l’inizio dell’ultima fase dell’adolescenza così. Alle spalle momenti indimenticabili, compleanni, gite scolastiche, incazzature e delusioni, primi amori e rotture dolorose, ma tutto passa. Proprio come l’ora di greco quando si ha il terrore di essere interrogati, alla fine la campanella suonerà. E la vita, con tutte le sue sorprese, le sue difficoltà, le sue gioie, le sue avventure è già pronta ad accogliere tutti. Buon esame ragazzi, la maturità non è un tema o un problema di matematica, non è una traduzione o un progetto…. la maturità l’avete iniziata a costruire negli ultimi cinque anni e forse, dico forse, la raggiungerete nei prossimi 90.
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