Ansmi in campo. Ad oltre due mesi di distanza, le carcasse animali da macellazione clandestina sono ancora nel pozzo di Nocione, nonostante la richiesta di bonifica per scongiurare una minaccia sanitaria per la popolazione umana ed animale. Nonostante la segnalazione inviata il 19 gennaio al sindaco di Cassino, ai carabinieri forestali provinciali e locali e all’Asl, niente sembra essere cambiato.
“Le carcasse degli animali sono classificate, dalla normativa vigente, quali rifiuti pericolosi e, pertanto, da avviare allo smaltimento verso centri autorizzati e con le modalità prefissate per legge”. Spiega Edoardo Grossi dell’Ansmi. “Si tratta, infatti, di rifiuti che, per le loro caratteristiche, ove smaltiti senza le debite cautele sanitarie, possono diffondere patogeni, pericolosi per l’uomo e per gli altri animali”.
Quella dell’abbandono indiscriminato e incontrollato di carcasse è un fenomeno che va avanti da anni. Grossi segnalava la situazione già nel 2020, sono quindi ben 4 anni che accade e sembra che nessuno controlli o provi a risalire agli autori di questi abbandoni. Grossi non arretra e incalza sul controllo e sulla soluzione di questa terribile situazione.
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