“Les jeux sont faits”, o per dirla pane al pane, vino al vino, i giochi sono fatti. Il 24 novembre , (venerdì ndr) , con una determina pubblicata sull’albo pretorio si è concluso l’iter dei 15.000 euro dei fondi Arsial a disposizione per la manifestazione Cultiva Cassino. La cifra è stata liquidata alla Pro Loco “della discordia”. Leggi qui . L’argomento arrivato in aula Di Biasio con un’interrogazione presentata da De Sanctis che aveva lasciato senza parole l’assessore Grossi che non aveva voluto replicare al consigliere, continua a tenere banco. In occasione del consiglio De Sanctis aveva sottolineato diverse incongruenze riguardo l’iter seguito dall’Ente per la realizzazione dell’evento e la collaborazione con una Pro Loco che non sembrava avere tutte le carte in regola. E fu proprio il consigliere a sottolineare di fare attenzione prima di liquidare la somma, prima di aver fatto chiarezza insomma. Leggi qui
A seguito del consiglio fu poi presentata una domanda con la richiesta di un’assise speciale proprio per fare il punto e sviscerare la questione. Era il 10 novembre e a firmare la richiesta erano De Sanctis, Russo, Leone, Borraccio, Mignanelli e Franco Evangelista. Il consiglio si terrà domani pomeriggio. Venerdì scorso poi la delibera. E la cifra liquidata.
Ma la questione non sembra ancora essere poi così chiara come richiesto dall’opposizione e come vorrebbero conoscere diversi cittadini e membri della “vecchia” Pro Loco, finita cancellata con un “colpo di spugna”. Leggi qui
In occasione della presentazione dell’evento Cultiva Cassino furono diversi gli amministratori e non solo a sorridere e sghignazzare apertamente alle richieste di spiegazioni riguardo l’iter seguito dalla “nuova” Pro Loco per essere considerata tale. Dagli aspetti inerenti alle registrazioni negli albi di riferimento, al direttivo e alla sua nomina/elezione, o anche riguardo la campagna di tesseramento. Sorrisetti e spallucce a ridicolizzare quasi quelle domande, nate con il solo obiettivo di fare chiarezza e capire. “Si può fare così, come è stato fatto!”. Risposta secca per chiudere il discorso e quasi per ridicolizzare chi quelle domande le aveva poste. Ma forse è tempo di ridere di meno e di fare chiarezza. Se non altro per rispetto verso i cittadini e verso altre associazioni del territorio. E come diceva un comico molto noto, che di risate se ne è fatte e ne ha fatte fare tante: Basta poco, che c’ vò?
Clicca qui per leggere ulteriori notizie