L’hanno fatto. Ancora una volta ci hanno emozionato. Marcello Bruni e i suoi 70 “ragazzi” hanno suonato per il Papa in questa giornata dedicata ai poveri. Un’emozione grandissima per i musicisti che si sono esibiti per l’importante ricorrenza. Orgoglioso il Maestro Marcello Bruni, ma orgogliosi anche tutti i cassinesi. Una giornata indelebile per tutta la comunità e un grazie corale che va alla “nuvola blu” che porta le note in trasferta per l’Italia.
Il messaggio del Maestro Marcello Bruni
“Ci sono luoghi e giorni in cui l’uomo ritrova la speranza e la forza. Oggi è uno di quelli, per me e per tutti i musicisti della Banda Musicale Don Bosco città di Cassino. Abbiamo guardato negli occhi il Papa e Lui ha guardato noi, ci ha detto “Bravi”, è stato bellissimo.
Non smetterò mai di ringraziare chi ha dato a tutti noi la possibilità di essere presenti in Vaticano ed essere la colonna sonora nella giornata dei poveri al pranzo con Papa Francesco nell’aula Paolo VI.
Grazie all’amico Pietro Trifari e al Cardinale Krajewski per averci accolti e per aver ascoltato non solo le nostre note, ma la nostra storia. Banda Don Bosco città di Cassino, una bella storia. Oggi la pagina più bella”.
La povertà è uno scandalo, parola di Francesco
Il Papa, alla Messa per la settima Giornata Mondiale dei Poveri, chiede ai fedeli di “diventare dono per gli altri” di fronte all’indifferenza di una società indaffarata e distratta. “Pensiamo a quanti sono oppressi, affaticati, emarginati, alle vittime delle guerre e a coloro che lasciano la loro terra rischiando la vita; a coloro che sono senza pane, senza lavoro e senza speranza”. Come riportato da Vatican News: “La povertà è uno scandalo al quale bisogna rispondere seguendo il messaggio del Vangelo che indica ai cristiani di mettere “in circolo la carità”, di condividere il pane, di moltiplicare l’amore. Francesco, nell’omelia della Messa per la settima Giornata mondiale dei Poveri, in San Pietro, lancia il suo appello a reagire contro le tante forme di miseria, combattendo l’egoismo”. “Non sotterriamo i beni del Signore”, è il suo richiamo, perché quando tornerà “ce ne chiederà conto”.
Clicca qui per leggere ulteriori notizie