Grande festa ieri in Comune per il conferimento della cittadinanza onoraria al ministro Casellati. Presenti autorità civili, militari, e importanti istituzioni del territorio. Presenti un gruppo di studenti del Carducci, proprio quell’istituto che anni fa la Casellati frequentò per due anni. Nei giorni scorsi il consigliere De Sanctis più volte aveva fatto emergere alcuni aspetti poco chiari o quantomeno errati nell’iter seguito per raggiungere questo obiettivo. Problemi di forma e di tempistiche. Il consigliere di opposizione aveva anche contestato la scelta di un’amministrazione di sinistra di conferire una cittadinanza a una nota esponente di area opposta che, tra l’altro, ha avuto come unico legame con la città quello di aver trascorso il ginnasio al Carducci.
La “festa” mattutina tra sorrisi e qualche malumore
Ma procediamo con ordine, ieri dopo poco più di un’ora di attesa, il ministro è stato accolto. Assenti in aula due consiglieri della maggioranza, Vizzacchero e Marandola, e dell’opposizione Mignanelli, Leone, De Sanctis, che con la sua assenza ha mantenuto una posizione coerente. A far storcere il naso, però, qualche assenza di troppo tra gli assessori. Presenti in aula solo Carlino e Pontone, raggiunti dalla Petrillo solo al termine della cerimonia. Nessuna traccia della Capitanio, di Maccaro, della Tamburrini e di Grossi. Emozionante il discorso del sindaco che ha parlato dell’importanza della scuola, della cultura e del valore della donna. Un discorso pieno di “valori” in un’aula piena di sorrisi. Con 19 consensi, l’unanimità dei presenti, la cittadinanza onoraria viene conferita tra appalusi e fiori. Tra i presenti, comunque, evidente qualche ombra e mal di pancia di troppo. La Casellati ha poi raggiunto il liceo Classico dove, sembrerebbe da voci di corridoio, non sarebbe stata invitata l’assessore alla Pubblica Istruzione, Tamburrini. Ma amen, la forma non è mai stata una priorità negli ultimi anni. Anche i protocolli ormai sono fluidi.
L’aula Di Biasio alle 18 resta mezza vuota
Poi alle 18 appuntamento con il “secondo consiglio”. In realtà era quello il “vero” e proprio consiglio, quello che avrebbe portato in aula dieci punti tra interrogazioni e mozione. Ma, oops, qualcosa non è andato come sarebbe dovuto andare. La maggioranza non c’è. Neanche gli assessori. Ma solo in aula Di Biasio, perché molti di loro sono stati visti aggirarsi nei corridoi del Comune, sulla scalinata e in piazza De Gasperi. Incuranti dell’appuntamento istituzionale in programma qualche metro più in là. Presenti i consiglieri Franco Evangelista (sua la maggior parte delle interrogazioni presentate), Mignanelli, Leone, Borraccio, Bevilacqua, Calvani, Russo, Fardelli e De Sanctis. A fare l’appello, per due volte, il presidente dell’assise Barbara Di Rollo. Niente di fatto, non c’è numero legale, il Consiglio comunale salta.
A pagare le “ripicche” i cittadini comuni
Ora, a ben vedere, cosa può essere accaduto? Un malessere generale? Un’ondata di gastroenterite? Febbre contagiosa? Qualcuno parla di un dispetto, un “capriccio”. Una sorta di “vendetta” per le assenze dell’assise mattutina. Della serie “Voi non siete venuti? E noi non ci presentiamo!”. Tutto questo in virtù di alcune irregolarità che però quando “si vuole” non si notano o sono facilmente sanabili per raggiungere lo scopo. Peccato però che il consiglio straordinario della mattina sia andato comunque a buon fine, un’assise nella quale non si sarebbe parlato della città, ma in cui si è consumata più che altro una cerimonia. Nel pomeriggio invece si sarebbe parlato di questioni legate alla città, ai cittadini quelli “standard”, non quelli onorari, Quelli che, guarda un po’, vivono a Cassino ogni giorno, quelli che pagano le tasse, quelli che hanno frequentato il Carducci, così come il Pellecchia, il Varone, il Medaglia d’Oro, il Majorana. E tanti altri istituti superiori, Medie o Elementari. E in cui accompagnano ancora oggi figli e nipoti. Che hanno trascorso anni all’Unicas, allo stadio Salveti, in piazza Labriola, in piazza San Giovanni e in piazza Restagno. Che hanno giocato e giocano nel campetto del Colosseo e in quello di San Bartolomeo. Ma vuoi mettere un “capriccio”? Una questione di “puntiglio”? Certe priorità!!
Un’opposizione basita chiede “scusa” ai cassinati
E mentre sopra in un’aula mezza deserta andava in scena uno spettacolo degradante e devastante per i cassinati, giù passeggiavano assessori e consiglieri e in piazza era ben visibile parcheggiata l’auto del primo cittadino. Il Primo Cittadino.
A poche ore da questo show una buona parte dei consiglieri d’opposizione, De Sanctis, Mignanelli, Leone, Fardelli, Borraccio, Russo ed Evangelista rilasciavano un comunicato.
“Oggi 10 ottobre, alle ore 18,00 era convocato il Consiglio Comunale, con all’ordine del giorno 10 punti. In discussione erano prenotate Interrogazioni e Mozioni, le cui argomentazioni interessavano direttamente la quotidianità amministrativa e finanziaria di tutti i cittadini.
Questa maggioranza che incarna sempre più un Minotauro, ha avuto la brillante idea, quasi geniale, di decidere di non presentarsi in Aula per il dibattito, facendo leva su una disposizione richiamata e contenuta nell’avviso di Convocazione della stessa Assemblea, che sicuramente
idonea all’uopo non era.
Ma il punto è un altro, di tale “Refuso” ne erano a conoscenza un po’ tutti, il sindaco, i Capi
Gruppo ed anche più di un Consigliere.
Tale “Refuso” infatti era presente anche nella Convocazione del Consiglio Comunale celebrato questa mattina (10.10.2023 ore 10,30), per il Conferimento della “Cittadinanza onoraria della città di Cassino” alla Senatrice Maria Elisabetta Alberti Casellati, ed è stato con solerzia sanato.
Volutamente invece, non è stata sanata l’avviso di Convocazione del Consiglio Comunale che doveva celebrarsi appunto questa sera (10.10.2023 ore 18,00).
Ora una domanda che tutti noi ci poniamo è, ma questa “maggioranza” non riesce proprio a comprendere che un tale atteggiamento assunto, oltre che di Asilo Infantile, sa tanto di danno ai cittadini? Non comprende che chi li ha votati, ma anche chi non li ha votati si aspetta da loro e non solo da loro, che ci sia tra maggioranza e minoranza un continuo dibattito che dovrà portare ad una crescita di tutto il territorio?
È vero, bisogna BATTERSI per le proprie idee e contrastare quelle che riteniamo sbagliate, ma per arrivare a tali conclusioni c’è bisogno di confronto. Questa sera abbiamo avuto riprova di una “maggioranza” autarchica, che per accrescere il proprio “IO” sceglie di celebrare il Consiglio per la Casellati ed invece, volutamente non è presente al Consiglio dove interessati sono direttamente i cittadini, di fatto diserta il confronto.
I cittadini di Cassino non meritano un simile trattamento e noi come minoranza ce ne scusiamo”.
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