Cassino, città delle meraviglie. Città dei cantieri. Città dei “professori”. Città della pace (solo su carta). Cassino, patrimonio “mUnnesco”. Tra lavori in corso, viabilità free, indisciplinati e indisciplinatori, la città è sempre più martire. Si possono notare sposini felici uscire dalla chiesa di Sant’Antonio, nella piazza appena rifatta. Attraversare la strada davanti al cantiere e salire nell’auto entrata (come per i funerali) contromano nella zona pedonale. E girarsi per fare magari una bella foto panoramica e trovare proprio a pochi metri diversi clochard accampati sotto i portici intenti a bere e fare la siesta.
Piazza Labriola… parfum
Ma che piacere poi fare due passi in piazza Labriola dove troneggia indiscussa, in prospettiva ai piedi dell’abbazia, una fantastica isola ecologica. Una struttura tanto apprezzata che già si possono notare firme lasciate con bombolette dai colori variopinti. L’olezzo birbante poi, quello si che fa la differenza, ora che la temperatura salirà potrebbe annientare generazioni di cani molecolari. E di umani. Una grandiosa panoramica dal Tribunale.
Ricordini “birbantelli”
Procediamo con i ricordini lasciati durante i giorni di festa. Defecazioni umane, panini smangiucchiati. Qualcuno con probabili problemi gastrici ha ben pensato di svuotare lo stomaco vomitando qui e lì. Un procedura ben consolidata durante i weekend tutto l’anno. Alcuni commercianti hanno potuto apprezzare anche tende da campeggio posizionate proprio tra impalcature e vetrine. Con annessi “inquilini”.
Libero è bello
Si respira un’aria di libertà in città, perché libero è bello. Libero è colorato. Libero è progresso. E “si sa” le regole sono di regime, farle rispettare è addirittura dittatura. Che importa se poi c’è chi paga le tasse e chi fa festa, chi sollecita confronti e riceve porte in faccia. Ci sono pure quei matti che vorrebbero esprimere opinioni, (che presunzione!!) ma vengono redarguiti dai plurilaureati che girano il mondo e che quindi, affermano con certezza di possedere la verità assoluta. Beati loro.
Nuovi cantieri e vecchie polemiche
E proseguiamo con l’annuncio dell’inizio di un nuovo cantiere. Sarebbe stato lo stesso assessore Pontone a portare la lieta novella nei giorni scorsi. L’altra parte del corso interessata dalla pedonalizzazione sarà cantierizzata dal 20 giugno. per gli interventi Acea, s’intende. Così il malcontento ha iniziato -o per meglio dire ha continuato – a serpeggiare tra i commercianti della zona. “Ci avevano detto che sarebbero partiti con questa parte solo dopo aver finito l’altra. In questo modo si divide tutta la zona. I problemi saranno tanti. E si creeranno non pochi disagi anche davanti ai bar dove presumibilmente si accalcheranno tra i locali e le protezioni del cantiere. Senza adeguati spazi per le emergenze. Ma in questa città va un po’ così. Come per la viabilità. Poi ci si pensa, intanto si chiude e si blocca” commentano alcuni titolari di attività del centro. Alta l’allerta dei residenti.
Attenzione agli unicorni… potrebbero essere cinghiali travestiti
Il 2024 si avvicina, in una città in cui la campagna elettorale non si è mai chiusa e in cui, già da mesi, si susseguono incontri, confronti, accordi stretti dietro porte chiuse. O anche davanti a sguardi ciechi. All’ombra di cantieri, tra un cumulo di rifiuti e l’altro, tra dita puntate, critiche e sorrisi limpidi come paludi, ai cittadini l’ardua sentenza. Intanto godiamoci la città più libera di sempre, occhio solo a fare attenzione che si potrebbero incontrare cinghiali vestiti da unicorni.
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