Cassino, Leone: “Chiudere il corso senza Put: una follia!”

2 MIN

“Lo abbiamo detto tante volte dai banchi dell’opposizione e continuiamo a farlo anche qui sui giornali: Sindaco fermati, è una follia chiudere il centro senza aver pianificato la viabilità della città”. Parole dure quelle del consigliere d’opposizione Benedetto Leone.

“È notizia di pochi giorni fa della prossima chiusura del Corso della Repubblica, arteria principale della nostra città, per l’inizio dei lavori del corso pedonale, il tutto avviene con incoscienza e approssimazione, visto che non sono stati studiati ne piani alternativi della viabilità, tantomeno non si hanno notizie del Piano urbano del traffico.
Con la città non c’è stato alcun confronto, i commercianti continuano ad essere ignorati e muoversi a Cassino con l’auto è diventato impossibile. Si continuano a prendere decisioni che passano sopra la testa di tutti, perfino del consiglio comunale dove da mesi chiudiamo un confronto e un dibattito sullo sviluppo della città, del suo centro e delle sue periferie.
Non è ancora chiaro quale sia la visione di questa amministrazione sul PUT, si sa solo che è stata firmata una convenzione con l’Universita’ per l elaborazione del piano, ma quali criteri ha dato la Politica, quali indirizzi sono stati trasmessi ai tecnici e che idea di sviluppo e pianificazione si ha, non solo del centro urbano ma della dimensione di area vasta che la città di Cassino rappresenta”.

Salera pensa al Put “a posteriori”

“Per Salera il PUT è diventato lo strumento di giustificazione “a posteriore” di scelte amministrative già fatte e che si cerca di rendere armoniche e interconnesse solo dopo e non prima”. Incalza Leone. “Il Piano Urbano del Traffico invece dovrebbe, valutare non ex post ma ex ante i possibili scenari e le possibili soluzioni verso il raggiungimento di obiettivi non solo di sostenibilità ambientale ma anche di qualità urbana”.

Leone: scelte scellerate

“Ad oggi, la verità è che scelte amministrative quali la corsia ciclabile e la pedonalizzazione, il senso unico di via Folcara, la chiusura di via falese sono stati interventi singoli, isolati da una visione di sviluppo, coerente con le condizioni di opportunità che caratterizzano la nostra città. Salera ha trasformato il PUT come “sanatoria tecnica”, per armonizzare la coesistenza e costruire una coerenza di queste scelte.
Questa volta però la chiusura del Corso della Repubblica senza aver pianificato la viabilità alternativa rischia seriamente di far implodere il centro, cuore della città”.

“Il miglioramento delle condizioni di circolazione, della sicurezza stradale, la riduzione degli inquinamenti acustico ed atmosferico, il risparmio energetico, sono scelte che vanno in accordo con gli strumenti urbanistici vigenti e con i piani di trasporto e nel rispetto dei valori ambientali, e che non possono essere abdicati a teoremi tecnici, ma che necessitano di una partecipazione non solo politica ma soprattutto civica”.

“E’ necessario pensare alle esigenze REALI”

“A questa la Politica della nostra città non può non considerare un aspetto importante che è la realtà, ovvero la reale situazione socio economica dei quartieri e delle zone centrali e periferiche della città. Basti pensare ad un dato sul quale dobbiamo interrogarci e aprire una riflessione sullo stato della città: partendo dalla stazione e attraversando tutta Viale Dante fino a Piazza Diamare, si possono contare ben 18 locali commerciali sfitti, e siamo al centro della città. Per questo motivo oggi urge affrontare in tempi celeri problemi e soluzioni inerenti lo sviluppo della città. Prima di chiudere il Corso, il Sindaco porti in consiglio la discussione sulla viabilità e vivibilità della città, coinvolgendo tutte le parti, sia
La politica che i quartieri con le sue attività. Diversamente è pura Follia!”

Clicca qui per leggere ulteriori notizie

Lascia un commento