Cassino, il sindaco traccia una Cassino da sogno… e dà i numeri di Capodanno

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La relazione di fine anno è quel momento in cui ogni sindaco e amministrazione mettono in mostra quanto fatto nei precedenti 12 mesi. Inutile dire che diventa una vera e propria vetrina del merito a chi ha fatto di più, un paragone con il sempre troppo pesante passato e con i Comuni limitrofi e non solo. E oggi il sindaco ha snocciolato numeri, traguardi, successi: tutto inserito in una meravigliosa presentazione colorata e piena di immagini. Tipo come accade in quei libri in cui lo scrittore ha poco da scrivere e mette foto grandi grandi per raggiungere un bel numero di pagine. E catturare l’attenzione del lettore.

Non solo critiche, ma la sala resta semi deserta

Ma non è necessario criticare sempre, perché di cose nell’ultimo anno ne sono state fatte… e ci mancherebbe verrebbe da dire. Dalla descrizione del sindaco, che con tono apparentemente piuttosto mesto ha letto la relazione punto per punto in una quasi desolata sala Restagno, esce fuori una città fantastica, a misura di famiglia, giovani, studenti, turisti. Sicura, pulita, con servizi digitalizzati. Una città smart. Un tempo all’appuntamento di fine anno c’erano talmente tanti cittadini da arrivare fino al pianerottolo antistante l’aula Di Biasio, inoltre era possibile vedere tutta l’amministrazione, anche i consiglieri di opposizione. Oggi presente in sala, della minoranza, solo il consigliere De Sanctis. La sintesi della grande disaffezione che un po’ tutti hanno nei confronti della “cosa pubblica”.

Piazza Diamare protagonista

E allora via a elencare i grandi traguardi raggiunti, su cui svetta la super piazza Diamare, arrivata a fine anno ma che sembra essere l’ombelico del mondo occidentale. Poi Historiale, Palazzo della Cultura, Teatro Manzoni, Rocca Janula (strutture di “matrice comunale” ma gestite da “altri”). I progetti sulla villa comunale già via nell’elenco, poi la famosa “Piazzetta dei Murales”, un luogo che ha trovato una nuova vita, anche se non per tutti.

Pnrr e “doppioni” nel paniere

I fondi legati al Pnrr, milioni a pioggia, 13,8: villa comunale (eccola riapparire tra le immagini colorate “tu is megl che uan”), stadio Salveti, Colonia Solare (riqualificazione, lavori già affidati ma ancora non si sa cosa vi sorgerà), teatro romano e centro anziani a Fontanarosa. Digitalizzazione dei servizi del Museo Historiale (arieccolo), lavori a scuole, nei cimiteri, piazza Diamare (déjà vu), Palazzo della Cultura (famo bis) e la super ciclabile oggetto di appassionati dibattiti.

La certezza accanto al cittadino

Istruzione e servizi sociali i settori “silenti”. Quelli che lavorano a prescindere da stagioni, finanziamenti stellari o grandi sogni nel cassetto. Tante le risposte alle famiglie e ai singoli cittadini. I grandi successi grazie alle novità istituite per i nidi comunali con tariffe agevolate e integrazioni di giornate di apertura. Diverse anche le nuove assunzioni e le progressioni verticali di carriera. Ma ancora servono unità, il dissesto di certo non ha aiutato negli ultimi anni.

Nel calderone migliaia di euro per la manutenzione: scarsi per molti i risultati visibili

E poi l’ambiente: rispuntano gli alberi piantumati alla villa e nei parchi di cui sopra, le compostiere date nei giorni scorsi e i progressi per il sito di Nocione. Per la manutenzione oltre mille interventi sulla pubblica illuminazione ( nel computo 800 lampadine cambiate!), sei impianti semaforici sostituiti, ben 193.000 euro per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei marciapiedi (qualche cittadino potrebbe chiedersi dove siano stati eseguiti interventi per questa spesa, ma forse sarebbe un cittadino cattivo).

Più multe uguale più sicurezza?

Per l’area sicurezza 14 nuove telecamere nel quartiere di San Bartolomeo e una valanga di multe, ben 4.500 elevate. Una città sicuramente con persone più povere, sulla sicurezza vera e propria qualche dubbio potrebbe essere sollevato. Ma dipende sempre da come uno vuole interpretare i concetti e le parole.

Poi numeri e numeri ancora, dati registrati sul sito istituzionale e sportelli dedicati all’edilizia e alla attività produttive. Debiti vecchi, posizioni liquidate. Numeri importanti.

Le mille facce di Cassino: viene da chiedersi se vivono tutti nella stessa città?

La descrizione è quella di una città virtuosa dove verde, innovazione, servizi al cittadino e manutenzione vanno alla grande se non alla grandissima. Una descrizione che potrebbe apparire a qualcuno un po’ distaccata dalla realtà e questo non per cattiveria o per criticare a prescindere, ma solo perché disagi e criticità sono all’ordine del giorno. Non solo quelli inevitabili e che potrebbero essere registrati in tutte le città. Alla fine dell’anno, nel bilancio da fare con i cittadini e per i cittadini, sarebbe bene mettere tutto. Anche gli eventi che hanno lasciato il segno, i sinistri registrati, le cadute, i rimborsi, gli episodi di violenza in centro e non solo. Dove le 14 telecamere nuove non arrivano, dove non arrivano quelle già presenti. Perché la città sono i cittadini, non è una “cosa” o un “palazzo”. E’ qualcosa di vivente proprio grazie a chi ci vive, chi paga le tasse, chi ci cammina (non solo nelle piazze riqualificate, anche nelle strade un po’ più decentrate). Sono i disabili che lamentano luoghi inaccessibili anche se appena realizzati. I colori lasciamoli ai bambini, chiediamo loro di disegnare la città dei sogni e i grandi prendano spunto dai loro desideri. I numeri poi, quelli, diamoli pure visto che siamo in tempo di tombola. Vabbè, salutiamo il 2022 e guardiamo al 2023, sempre con lo sguardo avanti.

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