«Diversi comuni della provincia di Frosinone sono vessati, da anni, dai Consorzi di bonifica, che esigono contributi su fabbricati e terreni. Zone situate in territori afflitti da gravissimi dissesti idrogeologici, dovuti all’assenza di interventi risolutivi di natura preventiva, per cui quando si verificano eventi atmosferici come quelli che hanno interessato il comune di Atina, nell’ottobre 2020, si registrano ingenti danni.
Noi, come FdI, abbiamo raccolto le istanze dei cittadini che lamentano le immotivate richieste di pagamento da parte dei succitati enti. A fronte di nessun beneficio né diretto né indiretto e gli inviti dei vari comitati, sorti spontaneamente sul territorio, per trovare una soluzione al problema». Lo ha dichiarato Gabriele Picano dirigente regionale di FdI.
L’interrogazione parlamentare
«Lo scorso giugno, è stata presentata al governo in carica, dall’On. Ruspandini, già Senatore della Repubblica, un’interrogazione parlamentare a risposta aperta sulle vicende del Consorzio di Bonifica della Valle del Liri inerenti:
- la denuncia-querela per un “buco” di bilancio, depositata presso la Procura di Cassino dal secondo commissario Dott. Casilli (archiviata per prescrizione);
- l’avvicendamento di ben quattro commissari;
- le delibere di uscita dal perimetro di contribuenza votate da diversi comuni.
Su tali delibere non c’è mai stata mai risposta da parte del governatore del Lazio On. Zingaretti.
Oggi che FdI è la prima forza di governo, in qualità di dirigente regionale del partito, intendo chiedere agli Onorevoli Ruspandini e Pulciani, nostri parlamentari del frusinate, di continuare questa battaglia di civiltà e al Ministro dell’Agricoltura On. Lollobrigida di attivare tutte le procedure necessarie per l’immediata sospensione dei pagamenti dei contributi, illegittimamente richiesti (v. sentenza Consulta (188/2018), in attesa di una modifica della legge nazionale sui consorzi e dell’insediamento del nuovo governo regionale, che auspico guidato da FdI e dai suoi alleati.
E’ necessario, una volta per tutte, fare chiarezza su questi enti che hanno avuto una gestione opaca, disinvolta e superficiale, con riflessi economico-finanziari negativi. E in questi ultimi tempi abbiamo assistito alla nomina del superconsulente del Consorzio Sud Anagni, ad un Piano di classifica del costituendo Consorzio Lazio Sud-Est, ignoto a tutti i sindaci del frusinate e, dulcis in fundo, all’emendamento 124 inserito nel bilancio di previsione della Regione Lazio, che prevede l’istituzione di due aree geografiche funzionali distinte: Area Nord – Sud Anagni e Conca di Sora; Area Sud – Valle del Liri.
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