Era luglio del 2020, si faceva i conti con la pandemia e le incognite erano tante. Ma il consigliere Luca Fardelli si era fatto portavoce di un annoso problema per l’utenza di Cassino e del Cassinate. Fardelli aveva infatti scritto a Ferrovie dello Stato per evidenziare tutta una serie di criticità per i fruitori e di disagi strutturali.
L’impegno di Luca Fardelli
“Sono davvero molto sodisfatto di vedere il cantiere finalmente operativo. Per me le criticità legate alla stazione ferroviaria erano sicuramente una priorità. Davvero molti cittadini mi avevano fatto presente le numerose difficoltà con cui erano costretti ogni giorno a fare i conti. Per questo ben due anni fa mi ero fatto avanti per chiedere una soluzione repentina del problema. Sicuramente la pandemia non ha aiutato, tutto è stato rinviato o gli iter rallentati. Ma quello che conta sono i risultati per la comunità alla quale finalmente arrivano risposte”. Da anni il consigliere Fardelli è in prima fila per risolvere le criticità legate all’area della stazione.
La risposta dei vertici RFI
Fu Christian Colaneri, a capo della direzione commerciale di Rete Ferroviaria Italiana, a rispondere alla missiva inviata circa due anni fa dal consigliere Fardelli. «Gentile Consigliere – scrive il dirigente di Rfi -, con riferimento alla Sua nota di pari oggetto del 24 aprile u.s. (2020), scusandomi per il ritardo. Rappresento che la stazione di Cassino è inserita nell’ampio progetto “easy station” finalizzato al miglioramento delle condizioni di accessibilità al servizio. Attraverso interventi di riqualifica ed abbattimento delle barriere architettoniche che renderanno maggiormente accessibile e confortevole la stazione». «In particolare – spiega Colaneri -, risultano programmati al 2021 interventi di miglioramento del decoro della stazione, manutenzione straordinaria al Fabbricato Viaggiatori, con possibilità di ulteriori interventi in relazione ad approfondimenti tecnici in corso».
Nel piano diversi tipi di interventi
«Nell’ambito degli interventi programmatici da finanziare, su tale linea sono previsti ulteriori interventi infrastrutturali e tecnologici di adeguamento degli impianti che complessivamente consentiranno di migliorare la regolarità dell’esercizio ferroviario. Anche l’accessibilità delle stazioni e creeranno le condizioni per lo sviluppo del traffico merci», conclude il direttore commerciale di Rfi.
I problemi evidenziati: barriere architettoniche e riqualificazione dell’area interna ed esterna
Nella sua nota alla società, il consigliere comunale Fardelli aveva evidenziato una serie di criticità a lui segnalate «dai moltissimi pendolari di Cassino che giornalmente usufruiscono della linea ferroviaria Cassino-Roma. E’ indispensabile l’abbattimento delle barriere architettoniche per poter raggiungere i binari 2 – 3 – 4 – 5 n quanto l’unico punto di accesso è costituito da scale, e questo ovviamente costituisce un limite strutturale importante di cui, sono sicuro, sarà tenuto conto nei vostri piani di investimento. Sicuramente tali investimenti infrastrutturali – si leggeva nella nota di Fardelli – verranno stanziati per la linea Fl6 perché anche se abbiamo treni nuovi la velocità rimarrà sempre la stessa, non migliorando ovviamente i tempi di percorrenza. A tal proposito mi preme ricordare che, da studi tecnici effettuati qualche anno addietro dall’ente camerale, c’era la possibilità di abbattere i tempi di percorrenza di almeno 15 minuti per la tratta Cassino/Frosinone/Roma andata e ritorno e quindi la possibilità di dedicare più treni ai collegamenti venendo incontro alle richieste dei pendolari». Fardelli aveva anche suggerito di riqualificare «lo spazio verde adiacente la stazione, di fronte ai palazzi, per poterlo destinare ad un’area giochi o altro che possa essere sempre messo a disposizione dell’utenza». Le richieste sono state tutte tenute in considerazione.
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