Benvenuti a Cassino, la città divisa ad aree e categorie. Mentre in centro c’è grande fermento per inaugurazioni e tagli del nastro e attività nuove e vecchie fioriscono occupando strade e marciapiedi, c’è chi combatte con transenne lasciate da mesi. Che ce ne fotte delle lamentele, che ce ne fotte dei disabili e dell’accessibilità. Quella verrà. Poi. Eh però non vi sta mai bene niente! Sempre pronti a criticare! Facciamo la lista di chi ha fatto di più! Queste le reazione standard sotto i numerosi post di cittadini, commercianti e residenti che provano a lamentarsi.
La bellezza salverà il mondo. Pagherà le rate dei mutui e dei finanziamenti. Ci renderà tutti migliori e ci darà da mangiare. Nutrimento dell’anima. Ma ne siamo proprio sicuri? Sicuri che sia così per tutti? Perché molti degli appartenenti alla categoria della “bellezza madre di vita” hanno attività fiorenti, lavori che procedono a gonfie vele e qualche interesse di troppo ad essere adepti della “cura della bellezza”.
C’è in via De Nicola, proprio all’inizio di una delle strade principali della città, un tronco, quello che resta di un albero. La pianta è stata tagliata in agosto e l’area transennata. La situazione a fine ottobre è ancora così. Nessuno che abbia pensato di sistemare la pavimentazione e togliere le transenne. Ma non ci sono soldi, certo. Il dissesto. Certo. Pochi operai, tante priorità e molte richieste su tutto il territorio comunale. E poi, vuoi mettere, c’è la piazza da finire e inaugurare. Ci sono le personalità da accogliere per ringraziare di tanto aiuto nell’aver contribuito a far arrivare i fondi per questi fantastici lavori.
Solo critiche e cattiverie! Ci sono i mostri pronti a distruggere e i santi che amano “costruire”. Poi c’è la città, quella che inizia molto più in là di piazza Diamare, quella in cui le strade sono in pezzi, le siepi occupano le strade e i rifiuti occupano i marciapiedi anche per giorni. Ma per oggi che ce ne fotte, oggi è il giorno della festa, dei nastri, dei tagli e dei sorrisi. La bellezza ci salverà tutti, e chi ci salverà dalla bellezza?
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