Sono trascorsi due anni dalla morte di Fabio. Scrittore, autore, musicista, personalità eclettica. Fabio era mille in uno. Un carattere a tratti spigoloso che offriva sempre tanto agli amici. Ma anche a chi incontrava in strada e con il quale si fermava a parlare del più e del meno. Quella maledetta notte di due anni fa un malore, una crisi respiratoria, la corsa al Santa Scolastica. Poi il buio. Il dolore. Il silenzio.
E’ andato via troppo presto
Fabio aveva 44 anni. Quando la notizia della sua prematura e improvvisa morte si è diffusa, in tantissimi sono rimasti senza parole. Molti si sono recati in ospedale per un ultimo saluto all’amico di sempre, andato via così all’improvviso per un respiro in meno. E da due anni non c’è giorno che Fabio non venga citato dagli amici e non solo, un aneddoto, uno scorcio di vita, un momento rubato al passato. Le risate e i travagli di un uomo che ha lasciato il segno in chiunque lo abbia incontrato.
L’associazione e l’eredità
I suoi amici non hanno potuto e voluto lasciare che tutto finisse così. In una calda notte d’agosto, in una chiacchierata ogni tanto. In nome di Fabio è nata un’associazione. Nata dall’amore per lui e dal desiderio di ricordare i suoi ideali e la sua grande personalità. “Chi lo ha conosciuto sa che Fabio coltivava le sue passioni e i suoi interessi con estremo entusiasmo. Riuscendo a trasmettere la sua energia a chi lo circondava”. Si legge nella descrizione sulla pagina social. “Vorremmo seminare almeno la metà di quell’allegria che Fabio emanava, cercando di sostenere chi ha un sogno da coltivare, perché è così che Fabio ha sempre fatto”.
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