Un comizio di apertura scoppiettante, pieno di freschezza, con argomenti e proposte costruttive. La ‘nuova era’ di Mario Riccardi venerdì sera in piazza Municipio a Piedimonte San Germano è ‘iniziata’ con una marcia inarrestabile’. Decine di sostenitori e tantissimi cittadini ad ascoltare le idee dei dodici candidati al consiglio comunale che sono stati scelti, per peculiarità ed attitudini anche territoriali, dal ‘maestro’ Riccardi.
Il maestro
Una parola, quella di ‘maestro’ pronunciata più volte dai candidati che hanno deciso di farsi prendere per mano da un uomo fortemente attaccato alla sua città, Piedimonte San Germano. E che oggi torna a mettersi in gioco arricchendo la sua grande competenza sulla cosa pubblica con idee che provengono dalle nuove generazioni. Nel suo discorso, focalizzato in diversi punti essenziali, Mario Riccardi ha annunciato quanto intenderà mettere in atto una volta eletto. Dall’istituzioni di bonus per incentivare commercio e lavoro, alla realizzazione di una ‘casa comunale’ aperta a tutti e improntata sulla trasparenza e sulla centralità del cittadino. Piedimonte è di tutti e non solo di chi vota il sindaco.
I progetti di sviluppo
E poi ancora progetti sportivi a costo zero, aree verdi da mettere a disposizione di cooperative di giovani per accogliere animali domestici e randagi; il taglio degli sprechi comunali e la battaglia per l’abolizione delle cartelle pazze del Consorzio di Bonifica e in ultimo ridare speranza e serenità a tutti coloro che rientrando nella cosiddetta ‘zona rossa’ si sono viste deprezzare il valore della loro abitazione.
E’ scattato subito il confronto con il comizio dell’altro contendente alla fascia tricolore. C’era più gente da Gioacchino o da Mario? Tra gli addetti ai lavori e gli appassionati il quesito ha tenuto banco fino a questa mattina. Fino a quando, dopo innumerevoli confronti tra foto e video, il verdetto sulla prima uscita della campagna elettorale sembrerebbe a favore dell’esperto Mario Riccardi. 1-0 per l’Inizio di una nuova era. E “palco” al centro.