A Cassino è Carnevale tutto l’anno. Per il Carnevale non è stato organizzato niente dall’Amministrazione Comunale. Certo, è un momento particolare e forse non c’è niente da festeggiare. Certo, c’è ancora la pandemia che serpeggia. Certo, c’erano incognite sul tempo. Certo, il Comune è in dissesto. Ma poi, alla fine, locali, parrocchie e associazioni si sono organizzati.
Perché?
E perché? Perché i bambini avevano bisogno di un pomeriggio normale, qualche ora vestiti da principesse e super eroi, da damine e spiderman. Perché dopo due anni di restrizioni e “non si può fare” avevano bisogno di correre un po’, buttare qualche coriandolo e qualche stella filante, i colori che piacciono ai più piccoli. Perché alle porte dell’Europa si sta combattendo una terribile guerra che non si sa in cosa si trasformerà. Perché meritavano di essere spensierati, almeno loro.
Carnevale tutti i giorni
Forse l’Amministrazione avrebbe potuto organizzare un paio d’ore per i cittadini in miniatura. Proprio come è stato fatto nei Comuni limitrofi. Maschere e giocolieri, maghi e palloncini a Sant’Elia, a Piedimonte. Tra sedie, misure e conti sballati, corsie ciclabili che spariscono, figuracce e delirio al grido “annunciazione, annunciazione”, che non ce ne voglia Lello Arena, è stato un pò carnevale tutti i giorni. Poco male, i piccoli, però, si sono ritrovati in piazza Diamare per giocare insieme dopo la scuola. Lo spazio era stato regolarmente concesso fino alle 19 per l’iniziativa organizzata dalla parrocchia. Ma alle 18 sono arrivati gli agenti della Municipale, festa finita, bimbi confusi, genitori avvelenati e parrocchia ammonita.
La Festa è finita
Nel mirino anche altre festicciole di carnevale all’aperto ai giardinetti dove i piccoli non stavano facendo altro che giocare. I cittadini indignati hanno polemizzato: “Quando c’erano i veri assembramenti non si è visto nessuno. E vengono a fare questo il giorno di carnevale a dei bambini piccoli all’aperto. Siamo all’assurdo. Due pesi e due misure”. Sconsolati i piccoli hanno lanciato coriandoli e festoni rimasti e se ne sono andati, qualcuno anche in lacrime. A Cassino, la città degli assembramenti di bambini mandati a casa, di assembramenti di adulti davanti ai locali lasciati per mesi e in piena pandemia al loro posto senza fare una piega, il Carnevale non capita un solo giorno, ma si festeggia tutti i mesi. Provare per credere.