A Scuola si, a scuola no. E’ stato il dilemma della giornata di ieri, in cui il primo cittadino, dopo tanto pensare, è riuscito a partorire la decisione di rinviare il rientro in classe di tutte gli studenti che frequentano gli istituti di Cassino. (Leggi qui i dettagli dell’ordinanza). Calcolando che appena 24 ore prima aveva, in ordine: organizzato con l’amministrazione comunale uno screening gratuito per i bambini delle materne ed elementari, in cui si sono sottoposti a tampone circa 1000 alunni, e poi dichiarato: «Lunedì scuole aperte, noi ci atteniamo alle direttive regionali e nazionali», salvo poi sorprendere più di qualcuno con l’ultima decisione presa.
Prendere decisioni
Come non aveva convinto quasi nessuno la sospensione delle attività da parte del Sindaco di Cassino e di altri primi cittadini solo per il giorno 7 gennaio 2021. Con franchezza, per caso, tutti credevano che l’8 gennaio iniziasse l’anno zero. Che fosse giorno in cui, Gozer il Gozeriano, con la sola imposizione delle mani avrebbe curato i malati e scacciato via il Covid dalla terra? Non scherziamo, anche se una risatina ci sta tutta. Il problema è che forse qualcuno, nonostante l’abbia “vestita” un sacco di volte (la fascia tricolore), non ne ha il capito il peso reale per quanto riguarda le sorti di una città, grande o piccola che sia. Prendere decisione, per un amministratore, rimane sempre al primo posto anche se ultimamente questa funzione “madre” è stata quasi sbarazzata dal colpo di stato dell’esercito del selfie.
Gli assembramenti
Detto questo, assodato che le scuole ora resteranno chiuse fino al 15 gennaio con rientro previsto il 17, ci fa piacere notare come, nonostante gli oltre 500 contagi, ieri altri 62 positivi hanno risposto all’appello della Asl di Frosinone, la movida rimane sempre al primo posto nelle attività del cassinate medio. Il 23 e il 24 dicembre per transitare in corso della Repubblica era necessario strombazzare come John Travolta ed Olivia Newton-John nel finale di Grease. Centinaia di persone in strada con cocktail in mano e mascherina al braccio. Poi è arrivata l’ordinanza anti assembramento del 27 dicembre che vietava dal giorno successivo fino al 31 lo stazionamento nelle strade e nelle piazze più frequentate della Città. Ma il danno era già fatto.
Oggi sono state chiuse le scuole, ma davanti ai locali ci sono ancora centinaia di persone che ridono scherzano e si divertono. Senza che nessuno prenda dei provvedimenti. «A Cassino ci sono più di 500 positivi, ma tanto siamo trentamila», si mormorava ieri in mezzo alla folla tra drink e musica a palla. Buon per loro, ma Cassino, onestamente, sembra sempre più ‘A città ‘e Pulecenella.
P.S. Con questo non vogliamo dire che si debba chiudere tutto, ma che ci dovrebbero essere decisioni celeri e di buon senso, come anche regole che devono essere rispettate da tutti.
Più che citta e Pulcenella come titolo avrei messo “Il paese amministrato e dove vivono persone inutili.” Pulcinella anche nel suo non fare niente, faceva qualcosa.